Nuova stretta da parte del Governo che dispone lo stop a sconto in fattura e cessione dei crediti per i bonus edilizi. Alla luce dei nuovi dati Istat sul deficit dello Stato relativo all’anno 2023 che arriva al 7,2 per cento il Governo ieri sera ha deciso alcune misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali. Il relativo decreto-legge sarà probabilmente in Gazzetta Ufficiale stasera.
Misure urgenti in materia di bonus edilizi tramite decreto-legge. E’ quanto ha deciso ieri sera il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. In particolare, le disposizioni sono volte alla tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L’intervento, scrive una nota di Palazzo Chigi, si è reso necessario anche alla luce degli ultimi dati certificati dall’Istat. Di fatto si è assistito a una revisione del deficit relativo all’anno 2023 che giunge al 7,2 per cento. La revisione al rialzo che segue quella già intervenuta per gli anni 2021 e 2022.
Le novità sui bonus edilizi
Il decreto prevede, tra l’altro, l’eliminazione, per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, dell’esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni. Ovvero delle poche possibilità che ancora rimanevano.
No alla remissione in bonis
Al fine di acquisire, alla scadenza ordinaria del termine previsto per le suddette agevolazioni (4 aprile 2024), l’ammontare del complesso delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate, il Governo esclude l’applicazione dell’istituto della remissione in bonis che avrebbe consentito, con il pagamento di una minima sanzione, la comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici fino al 15 ottobre 2024.
Più informazioni e più sanzioni
Al fine di garantire un’adeguata e tempestiva conoscenza delle grandezze economiche e finanziarie connesse alle misure agevolative oggetto del decreto, il decreto-legge prevede l’introduzione di misure volte ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili. È, inoltre, previsto, un corredo sanzionatorio. In particolare, l’omessa trasmissione di tali informazioni, se relativa agli interventi già avviati, determina l’applicazione di una sanzione amministrativa di euro 10.000, mentre per i nuovi interventi è prevista la decadenza dall’agevolazione fiscale.
Giù duri per chi ha debiti verso lo Stato
Hai debiti verso l’erario e vuoi i bonus edilizi? Il decreto-legge dispone verso questi soggetti la sospensione, fino a concorrenza di quanto dovuto, dell’utilizzabilità dei crediti di imposta inerenti i bonus edilizi. Questo in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi imposte erariali nonché ad atti emessi dall’Agenzia delle entrate per importi complessivamente superiori a euro 10.000, se scaduti i termini di pagamento e purché non siano in essere provvedimenti di sospensione o non siano in corso piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.
Stop ai crediti ACE
Il nuovo decreto-legge prevede l’introduzione di misure volte a prevenire le frodi in materia di cessione dei crediti ACE. A tal fine si riduce a una la possibilità di cessione ed estendendo la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, nonché ampliando i controlli preventivi in materia di operazioni sospette. L’ACE è una deduzione, dal reddito imponibile netto, di un importo che corrisponde al rendimento figurativo degli incrementi di capitale proprio realizzati a partire dal 2011. La finalità dell’agevolazione è quella di incentivare le imprese che si finanziano con capitale proprio. Secondo Giorgetti dietro i crediti ACE vi era una nuova truffa.
Ne sapremo probabilmente di più stasera con la probabile pubblicazione del decreto-legge nella Gazzetta Ufficiale. Se così sarà, il D-L entra in vigore domani.
EB