Nonostante gli obblighi di legge, solo il 62% delle Pubbliche Amministrazioni rispetta l’adozione di CAM e GPP, rispettivamente Criteri Ambientali minimi e Acquisti pubblici verdi. Lo rivela il VII Rapporto sull’applicazione del Green Public Procurement dell’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi.
La celebrazione della Giornata internazionale dell’Ambiente, vedi qui, ci permette di tornare su un tema caro a chi vuole bene all’ambiente. Il tema è quello dei CAM e dei GPP, rispettivamente Criteri Ambientali minimi e Acquisti pubblici verdi, che di legge le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero rispettare negli appalti pubblici. Il recentissimo VII Rapporto sull’applicazione del Green Public Procurement dell’ l’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi rivela insospettati ritardi nell’applicazione di CAM e GPP.
I dati in sintesi su CAM e GPP
A otto anni dall’entrata in vigore il rapporto rivela che la performance delle PA nell’applicazione di CAM e GPP è solo del 62%. Va molto peggio sul fronte del controllo degli acquisti verdi: solo il 17% delle stazioni appaltanti effettua verifiche sul corretto uso dello strumento. In compenso, ben il 98% delle amministrazioni pubbliche ritiene che la conoscenza del GPP è una politica ritenuta necessaria per la sua giusta applicazione. Come dire, sappiamo che il GPP fa del bene ma non riesco a controllare la sua applicazione.
I dettagli del rapporto
Su un campione di 126 amministrazioni pubbliche, tra cui 14 Centrali di Committenza Regionali, 64 enti gestori di 148 aree protette, 41 Asl e 7 Città metropolitane, nel 2023 l’indice medio di performance del campione indagato è pari al 62%, con un valore massimo del 79% raggiunto dai Comuni metropolitani e un minimo, pari al 56%, toccato dagli Enti gestori di aree protette. L’indice rappresenta una valutazione complessiva sull’attuazione di politiche necessarie per il GPP e sull’applicazione dei CAM. Nota dolente, la percentuale relativa al monitoraggio degli acquisti, una pratica effettuata solo dal 17% del campione. Dall’altro lato, i dati migliori riguardano invece la “conoscenza del Green Public Procurement” ormai ben consolidata: per il 98% delle amministrazioni pubbliche la conoscenza e di tale strumento è diffusa, assicurando un primo passo fondamentale per la sua applicazione.
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