Anno per anno, il calendario della EPBD, visto attraverso le tappe che contano per l’applicazione della Direttiva Case Green o EPBD, Energy Performance of Building Directive. Giunta alla quarta edizione, la Direttiva EPBD mette il turbo alle ristrutturazioni del patrimonio immobiliare esistente e alle nuove costruzioni. L’obiettivo di fondo è giungere fra 25 anni ad immobili con emissioni di gas effetto serra pari a zero.
Ecco, tappa per tappa, il calendario della Direttiva Case Green. Entro meno di due anni, il Governo italiano dovrà introdurre una legislazione nazionale che recepisce la Direttiva 2024/1275, o EPBD, sulla prestazione energetica nell’edilizia. Il provvedimento, approvato da Consiglio e Eurocamera, è stato pubblicato lo scorso mese di maggio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L del 08/05/2024.
L’EPBD in sintesi
Clicca qui per il testo in italiano. Il provvedimento riguarda le prestazioni energetiche degli edifici, nuovi ed esistenti. Il calendario della EPBD è piuttosto serrato, quanto meno per i prossimi 10 anni. Secondo la nuova Direttiva, entro il 2030 tutti i nuovi edifici saranno a emissioni zero. Si spingono l’isolamento termico dell’involucro, le energie rinnovabili, il fotovoltaico e le pompe di calore. L’obiettivo: entro il 2050 il patrimonio edilizio dell’UE dovrebbe essere trasformato in un patrimonio edilizio a emissioni zero.
Qui tutti gli articoli sulla Direttiva EPBD
Il calendario della EPBD
2025
Caldaie
Dal 1° gennaio 2025 gli Stati membri non offrono più incentivi finanziari per l’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Edifici di nuova costruzione
La Commissione emette un atto delegato entro il 31 dicembre 2025 che stabilisce un quadro dell’Unione per il calcolo nazionale del GWP, Global Warming Potential, nel corso del ciclo di vita ai fini del conseguimento della neutralità climatica. Il primo atto delegato a tal fine è adottato entro il 31 dicembre 2025. Il Potenziale di riscaldamento globale (GWP) del ciclo di vita è un indicatore misura le emissioni di gas a effetto serra (gas serra) associate all’edificio nelle diverse fasi del ciclo di vita. (Fonte: European Commission)
2026
Ristrutturazione degli immobili
Entro il 29 maggio 2026, ciascuno Stato membro stabilisce una traiettoria nazionale per la ristrutturazione progressiva del parco immobiliare residenziale e gli obiettivi 2030, 2040 e 2050 contenuti nel piano nazionale di ristrutturazione degli edifici dello Stato membro e con lo scopo di trasformare il parco immobiliare nazionale in un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050.
Si fissano norme minime di prestazione energetica per edifici non residenziali e traiettorie per la ristrutturazione progressiva del parco immobiliare residenziale.
Impianti solari
Gli Stati membri assicurano l’installazione di impianti solari adeguati, laddove tecnicamente appropriato ed economicamente e funzionalmente fattibile: entro il 31 dicembre 2026, su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali con una superficie coperta utile superiore a 250 m2;
Passaporti di ristrutturazione
Entro il 29 maggio 2026, gli Stati membri introducono un sistema per i passaporti di ristrutturazione per gli immobili.
Entro il 1° gennaio 2027 gli Stati membri pubblicano e notificano alla Commissione una tabella di marcia che specifica l’introduzione di valori limite del GWP totale cumulativo nel corso del ciclo di vita di tutti gli edifici di nuova costruzione e fissano obiettivi per gli edifici di nuova costruzione a partire dal 2030, tenendo conto di una progressiva tendenza al ribasso, e valori limite massimi, dettagliati per zone climatiche e tipologie di edifici differenti.
2027
Impianti solari
Gli Stati membri assicurano l’installazione di impianti solari adeguati, laddove tecnicamente appropriato ed economicamente e funzionalmente fattibile, su tutti gli edifici pubblici con superficie coperta utile superiore a 2 000 m2 entro il 31 dicembre 2027. Disposizioni per tutti gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto, entro il 1. gennaio 2027 gli Stati membri provvedono.
2028
Edifici pubblici di nuova costruzione
Gli Stati membri provvedono affinché a decorrere dal 1o gennaio 2028, gli edifici di nuova costruzione di proprietà di enti pubblici; siano ad emissisoni zero.
Gli Stati membri provvedono affinché il GWP nel corso del ciclo di vita sia calcolato conformemente all’allegato III e reso noto nell’attestato di prestazione energetica dell’edificio a decorrere dal 1o gennaio 2028, per tutti gli edifici di nuova costruzione con superficie coperta utile superiore a 1 000 m2.
Impianti solari adeguati
Installati su tutti gli edifici pubblici con superficie coperta utile superiore a 750 m2 entro il 31 dicembre 2028;
2029
Impianti solari
Energia solare negli edifici entro il 31 dicembre 2029, su tutti i nuovi edifici residenziali; e su tutti i nuovi parcheggi coperti adiacenti agli edifici.
2030
Edifici di nuova costruzione.
Gli Stati membri provvedono affinché gli edifici di nuova costruzione siano a emissioni zero. Gli Stati membri provvedono affinché il GWP nel corso del ciclo di vita sia calcolato e reso noto nell’attestato di prestazione energetica dell’edificio a decorrere dal 1o gennaio 2030, per tutti gli edifici di nuova costruzione.
Edifici residenziali e non
Norme minime di prestazione energetica per edifici non residenziali e traiettorie per la ristrutturazione progressiva del parco immobiliare residenziale. Le norme minime di prestazione energetica garantiscono almeno che tutti gli edifici non residenziali siano al di sotto della soglia del 16 % a decorrere dal 2030; Gli Stati membri provvedono affinché il consumo medio di energia primaria in kWh/(m2.a) dell’intero parco immobiliare residenziale a) diminuisca di almeno il 16 % rispetto al 2020 entro il 2030;
2033
1 gennaio 2033. Le norme minime di prestazione energetica garantiscono almeno che tutti gli edifici non residenziali siano al di sotto della soglia del 26 % a decorrere dal 2033.
2035
Gli Stati membri provvedono affinché il consumo medio di energia primaria in kWh/(m2.a) dell’intero parco immobiliare residenziale diminuisca entro il 2035 di almeno il 20-22 % rispetto al 2020;
2040
Consumi di energia primaria
Gli Stati membri provvedono affinché il consumo medio di energia primaria in kWh/(m2.a) dell’intero parco immobiliare residenziale: entro il 2040, e successivamente ogni cinque anni, sia equivalente o inferiore al valore determinato a livello nazionale derivato da un progressivo calo del consumo medio di energia primaria dal 2030 al 2050. Questo in linea con la trasformazione del parco immobiliare residenziale in un parco immobiliare a emissioni zero.
2050
Azzeramento delle emissioni del parco immobiliare entro il 2050
Il regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio (7) inscrive nel diritto dell’Unione l’obiettivo della neutralità climatica in tutti i settori dell’economia da conseguirsi al più tardi entro il 2050 e stabilisce l’impegno vincolante dell’Unione per una riduzione interna netta delle emissioni di gas a effetto serra (emissioni al netto degli assorbimenti) di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.
Tutti gli edifici nuovi dovrebbero essere a emissioni zero entro il 2030, e gli edifici esistenti dovrebbero diventare a emissioni zero entro il 2050.
Ennio Braicovich