Normativa

La normativa è l’insieme delle norme, ovvero delle regole che governano un certo ambito in modo che le attività si svolgano in modo ordinato secondo i fini voluti. Le norme tecniche, ovvero le specifiche e le regole tecniche, fissano lo stato dell’arte di un prodotto, un servizio, un processo, una professione. Le norme nazionali, europee e internazionali sono pubblicate da UNI e in genere hanno carattere volontario. Se citate da leggi, accordi scritti e contratti d’appalti diventano obbligatorie

Nell’ampio settore dei serramenti, vetri, schermature solari e chiusure tecniche, gran parte delle norme è frutto dei lavori di normazione europea. Esse sono siglate EN. Tra queste emergono le norme armonizzate, ovvero le norme EN i cui riferimenti sono stati inseriti nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea assumendo così un valore cogente di legge, come sentenziato della Corte di Giustizia europea.

Tutte le norme possono essere acquistate presso lo store di UNI al seguente LINK.

Quali sono le NORME ARMONIZZATE nel settore Serramenti, Vetri, Schermature e Chiusure

UNI EN 14351-1:2016 Finestre e porte -Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Parte 1: finestre e porte esterne pedonali

UNI EN 13830:2003 Facciate continue – Norma di prodotto

UNI EN 1279-5:2018 Vetro per edilizia – Vetrate isolanti – Parte 5: Norma di prodotto

UNI EN 1096-4:2018 Vetro per edilizia – Vetri rivestiti – Parte 4: Norma di prodotto

UNI EN 13241:2003+A2:2016 Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali

UNI EN 13561:2004+A1:2008 Tende esterne -Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

UNI EN 13659:2004+A1:2008 Chiusure oscuranti – Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

UNI EN 12453:2022 Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage – Sicurezza in uso di porte motorizzate – Requisiti e metodi di prova

UNI EN 14351-1:2016 Finestre e porte – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali

Sommario: La norma specifica le caratteristiche prestazionali delle finestre, delle porte esterne pedonali, dei serramenti doppi e serramenti accoppiati, eccetto le caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo.

Le caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo per porte pedonali e finestre sono trattate dalla EN 16034.UNI EN 14351-2:2018 Finestre e porte – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Parte 2: Finestre e porte interne pedonali

Sommario: La norma identifica le caratteristiche prestazionali indipendenti dai materiali, fatto salvo le caratteristiche di resistenza e controllo del fumo, applicabili a finestre e porte interne pedonali. Le caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo per porte pedonali e finestre apribili sono trattate nella EN 16034.

La norma si applica a finestre e porte destinate internamente alle costruzioni.

UNI EN 12519 Finestre e porte pedonali – Terminologia

Sommario : La norma specifica la terminologia generale per le finestre e porte pedonali. I termini sono illustrati con l’aggiunta di figure.

UNI 10818:2015 Finestre, portefinestre, porte e chiusure oscuranti – Ruoli, responsabilità e indicazioni contrattuali nel processo di posa in opera

Sommario: La norma individua i ruoli e le responsabilità dei diversi operatori che intervengono nel processo di posa in opera, dalla progettazione alla verifica finale, di finestre, portefinestre, porte esterne e interne e chiusure oscuranti di ogni tipo.

UNI 11673-1:2017 Posa in opera di serramenti – Parte 1: Requisiti e criteri di verifica della progettazione

Sommario: La norma definisce le metodologie di verifica dei requisiti di base dei progetti di posa in opera dei serramenti, fornendo indicazioni di carattere progettuale. Le metodologie descritte sono concepite per la verifica delle prestazioni dei giunti di installazione e della loro coerenza alle prestazioni dei serramenti

UNI 11673-2:2019 Posa in opera di serramenti – Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti

Sommario: La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del posatore di serramenti, ossia del soggetto operante professionalmente nell’ambito della relativa posa in opera in edifici sia di nuova costruzione sia esistenti, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche.

La norma si applica ai serramenti, azionabili manualmente o motorizzati, seguenti:

  • finestre e porte esterne pedonali considerate in UNI EN 14351-1 comprensive di eventuali componenti aggiuntivi/accessori e materiali e prodotti complementari, con specifica esclusione delle finestre da tetto;
  • porte interne pedonali considerate in UNI EN 14351-2 comprensive di eventuali componenti aggiuntivi/accessori e materiali e prodotti complementari;
  • chiusure oscuranti e altri prodotti considerati in UNI EN 13659 comprensivi di eventuali componenti aggiuntivi/accessori, materiali e prodotti complementari;
  • zanzariere considerate in UNI EN 13561, comprensive di eventuali componenti aggiuntivi/accessori e materiali e prodotti complementari, qualora influenzino le caratteristiche prestazionali dei giunti di installazione.

Sono esclusi dall’ambito di applicazione della norma:

  • i requisiti relativi all’attività professionale del posatore di prodotti con le caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo soggetti alla UNI 11473-3;
  • i requisiti relativi all’attività professionale del posatore di prodotti soggetti alla UNI EN 16361;
  • i requisiti relativi all’attività professionale del posatore di prodotti soggetti alla UNI EN 13241;
  • i requisiti relativi alle attività professionali ricadenti nel campo di applicazione del D.M. 37/08 e del D. Lgs. 17/2010 (Direttiva Macchine).

UNI 11673-3:2019 Posa in opera di serramenti – Parte 3: Requisiti minimi per l’erogazione di corsi di istruzione e formazione non formale per installatori/posatori di serramenti

Sommario: La norma specifica i requisiti minimi per l’erogazione di corsi di formazione non formale per l’apprendimento delle conoscenze e lo sviluppo di abilità da parte degli installatori/posatori di serramenti, limitatamente agli indirizzi di specializzazione “Installatore/posatore senior” e “Installatore/posatore caposquadra” come definiti nella norma UNI 11673-2.

La norma definisce inoltre i requisiti minimi delle organizzazioni e del personale docente che erogano la formazione non formale agli installatori/posatori di serramenti.

UNI 11673-4:2021 Posa in opera di serramenti – Parte 4: Requisiti e criteri di verifica dell’esecuzione

Sommario: La norma definisce le metodologie di verifica dei requisiti di base dell’esecuzione della posa in opera dei serramenti, fornendo indicazioni di carattere documentale, analitico e sperimentale anche ai fini del collaudo in opera.

La norma integra la serie di norme UNI 11673 con particolare riferimento alla UNI 11673-1 dedicata ai requisiti e criteri di verifica della progettazione della posa in opera dei serramenti.

UNI EN 13830 Facciate continue –Norma di prodotto

Sommario: La norma specifica i requisiti delle facciate continue utilizzate come involucro edilizio al fine di fornire resistenza agli agenti atmosferici, sicurezza d’esercizio e risparmio energetico e ritenzione del calore. La norma fornisce metodi di prova/valutazione/calcolo e i criteri di prestazione ad assicurare la conformità.

UNI EN 13119 Facciate continue – Terminologia

Sommario : La norma descrive la terminologia utilizzata in documenti, disegni, specifiche, riferita agli elementi di facciate continue.

UNI EN 13561 Tende esterne e tendoni – Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

Sommario: La norma specifica i requisiti prestazionali che le tende e i tendoni esterni devono soddisfare quando installate all’esterno di un edificio e altre costruzioni. Inoltre, tratta i pericoli significativi relativi a costruzione, trasporto, installazione, funzionamento e manutenzione.

È applicabile a tutte le tende esterne e tendoni, qualunque sia il loro impiego e la natura dei materiali utilizzati, come definite dalla EN 12216: tendone a braccio estensibile, tendone a pantografo, tendone a caduta con braccetto rotante, tendone a caduta con braccetto a spinta, tendone a caduta con guida e braccetti, tendone tipo attico, tendone a lucernaio, tendone a caduta tipo “veranda”, tendone a pergolato, tendone a capottina, zanzariere, schermo solare.

La norma non tratta la resistenza al vento dei prodotti non retrattili.

UNI EN 13659 Chiusure oscuranti e tende alla veneziana esterne – Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

Sommario: La norma specifica i requisiti prestazionali che le chiusure oscuranti e tende alla veneziana esterne devono soddisfare quando installate all’esterno di un edificio e altre costruzioni. Inoltre, tratta i pericoli significativi relativi a costruzione, trasporto, installazione, funzionamento e manutenzione.

È applicabile a tutte le chiusure oscuranti e alle tende alla veneziana esterne, qualunque sia il loro impiego e la natura dei materiali utilizzati, come definite dalla EN 12216: tenda alla veneziana esterna, persiana avvolgibile, persiana a battente, persiana alla veneziana, persiana a libro, persiana a soffietto o a pannello scorrevole, con o senza aggetto.

UNI EN 13120:2014 Tende interne – Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

Sommario: La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 13120:2009+A1 (edizione febbraio 2014) e tiene conto dell’errata corrige di febbraio 2015 (AC:2015). La norma specifica i requisiti che le tende interne devono soddisfare quando installate in un edificio. La norma tratta anche i rischi significativi dal punto di vista della sicurezza per le macchine per la fase di costruzione, trasporto, installazione, utilizzo e manutenzione delle tende interne.

UNI EN 13782:2015 Strutture temporanee – Tende – Sicurezza

Sommario: La norma specifica i requisiti di sicurezza relativi alla progettazione, al calcolo, alla costruzione, all’installazione, alla manutenzione di tende installate in maniera itinerante, temporanea con superficie coperta maggiore di 50 m2. La norma si applica anche a tende piccole multiple, che non sono normalmente trattate dalla presente norma, che sono installate vicine e che insieme coprono una superficie maggiore di 50 m2.

UNI EN 14500:2021 Tende e chiusure oscuranti – Benessere termico e visivo – Metodi di prova e di calcolo

Sommario: La norma definisce le prove e i metodi di calcolo per la determinazione delle caratteristiche di riflessione e trasmissione da utilizzare per determinare le classi prestazionali per il benessere termico e visivo di tende, interne ed esterne, e chiusure oscuranti, come specificato nella UNI EN 14501.

UNI EN 14501:2021 Tende e chiusure oscuranti – Benessere termico e visivo – Caratteristiche prestazionali e classificazione

Sommario: La norma si applica a tutti i tipi di chiusure oscuranti, tendoni e tende definiti nella UNI EN 12216, descritti nella presente norma come dispositivi di protezione solare. Essa specifica le proprietà corrispondenti e le classificazioni relative al benessere termico (fattore solare, fattore di trasferimento termico secondario, trasmittanza solare diretta), al benessere visivo (prestazione oscurante, riservatezza durante la notte, contatto visivo con l’esterno, controllo dell’abbagliamento, utilizzo della luce diurna, resa dei colori). Alcune delle caratteristiche non sono applicabili quando i dispositivi di protezione solare non sono paralleli alle vetrature. La norma non si applica ai prodotti che utilizzano materiali fluorescenti.

UNI EN 12216:2018 Chiusure oscuranti, tende interne ed esterne – Terminologia, glossario e definizioni

Sommario: La norma fornisce la terminologia generale riguardo tende interne, esterne e chiusure oscuranti così come sono generalmente utilizzate ed installate negli edifici. Le norme di prodotto delle tende interne, esterne e delle chiusure oscuranti sono rispettivamente la EN 13120, la EN 13561 e la EN 13659.

La norma non si applica alle porte industriali, commerciali e da garage, come le porte avvolgibili a serranda e le porte avvolgibili a griglia utilizzate in ambienti per la vendita al dettaglio, che sono utilizzate principalmente per l’accesso di persone piuttosto che veicoli o merci, trattate dalla EN 13241.

Le figure presenti nella norma sono soltanto di supporto alla terminologia e non dovrebbero essere considerate come raccomandazioni per la progettazione, costruzione, ecc.

UNI EN 1932:2013 Tende e chiusure oscuranti esterne – Resistenza al carico del vento – Metodo di prova e criteri di prestazione

Sommario: La presente norma, versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 1932 (edizione giugno 2013), specifica i metodi di prova da utilizzare per valutare la resistenza al vento di chiusure oscuranti e tende progettate per essere utilizzate su porte/finestre o facciate e consegnate come una unità completa.

UNI EN 16433:2014 Tende interne – Protezione dai rischi di strangolamento – Metodi di prova

Sommario: La norma, versione ufficiale della norma europea EN 16433 (edizione febbraio 2014), specifica i metodi di prova per la verifica dei requisiti relativi alla protezione dai rischi di strangolamento. Si applica a tutte le tende interne come specificato nella EN 13120 alle zanzariere come specificato nella EN 13561 e alle tende poste all’interno di vetri sigillati. Tali prodotti possono essere azionati manualmente o elettricamente.

UNI EN 16434:2014 Tende interne – Protezione dai rischi di strangolamento – Requisiti e metodi di prova per dispositivi di sicurezza

Sommario: La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 16434 (edizione febbraio 2014). La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per dispositivi di sicurezza da utilizzarsi per la protezione dai rischi di strangolamento nel caso di tende interne come specificato nella EN 13120 e di zanzariere come specificato nella EN 13561.

NB: vedi anche DISPOSITIVI DI PROTEZIONE SOLARE

UNI EN 13241:2016  Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali

Sommario: La norma specifica i requisiti prestazionali e di sicurezza, eccetto la caratteristica di resistenza al fuoco e di controllo di fumo, di porte, cancelli e barriere destinate all’installazione in area frequentata da pedoni e per i quali il principale uso previsto è l’accesso sicuro di beni e veicoli accompagnati o guidati da persone ad aree industriali, commerciali o residenziali.

Le caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo per porte e cancelli industriali, commerciali e da garage sono trattate dalla EN 16034.

UNI 11894, Parte 1.  “Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage – Ruoli e responsabilità nel processo di installazione, manutenzione e riqualificazione

UNI EN 1279-1:2018 Vetro per edilizia – Vetrate isolanti – Parte 1: Generalità, descrizione del sistema, regole per la sostituzione, tolleranze e qualità visiva

Sommario: La norma copre i requisiti per le vetrate isolanti. Gli utilizzi principali previsti delle vetrate isolanti sono le installazioni in finestre, porte, facciate continue, vetrate incollate per porte, finestre e facciate continue, tetti e partizioni. Il rispetto dei requisiti della presente norma indica che le vetrate isolanti soddisfano le esigenze per l’uso previsto e garantisce attraverso la valutazione della conformità alla presente norma che i parametri di sicurezza visivi, energetici, acustici e di sicurezza non cambiano significativamente nel tempo.

UNI 6534 Vetrazioni in opere edilizie – Progettazione, materiali e posa in opera

Sommario: Ha lo scopo di dare direttive per procedere secondo le migliori modalità alla progettazione e alla posa in opera di vetri in lastre nelle costruzioni edilizie (vetrazione). La norma disciplina le vetrazioni in opere edilizie effettuate in cantiere od a piè d’ opera con metodi non industrializzati. La norma non concerne la prevetrazione, effettuata quest’ ultima in officina con metodi industrializzati, su serramenti e con materiali di tenuta espressamente studiati. Sono pure esclusi altri settori di impiego del vetro in lastre. Prescrizioni per la progettazione. Materiali e serramenti. Posa in opera.

UNI 7697 Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie

Sommario: La norma si applica ai vetri per edilizia ed a qualsiasi altro impiego non regolamentato da norme specifiche pertinenti, mentre per quelli regolamentati, la norma indica esclusivamente il riferimento da applicare.

UNI EN 16759:2021 Vetrate incollate per porte, finestre e facciate continue – Verifica delle prestazioni meccaniche dell’incollaggio su superfici di alluminio e acciaio

Sommario: La norma specifica il metodo da utilizzare per verificare le prestazioni meccaniche delle vetrate incollate per porte, finestre e facciate continue e la loro durabilità.

UNI EN 1627:2021 Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Requisiti e classificazione

Sommario: La norma specifica i requisiti e i sistemi di classificazione per le proprietà della resistenza all’effrazione di porte, di porte pedonali, finestre, facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti. Si applica ai tipi di aperture seguenti: a rotazione, basculante, a libro, a rototraslazione, sospese in alto o in basso, scorrevoli (orizzontalmente o verticalmente) e ad avvolgimento, così come strutture fisse. La norma non si applica a tentativi di manipolazioni ed effrazione contro dispositivi di sicurezza elettronici o elettromagnetici.

UNI EN 1628:2021 Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Metodo di prova per la determinazione della resistenza sotto carico statico

UNI EN 1629:2021 Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Metodo di prova per la determinazione della resistenza sotto carico dinamico

UNI EN 1630:2021 Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Metodo di prova per la determinazione della resistenza all’azione manuale di effrazione

UNI 11173:2015+EC1 Serramenti esterni e facciate continue – Criteri di scelta delle caratteristiche prestazionali di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al carico del vento

Sommario: La norma fornisce i criteri per la scelta, in fase progettuale, di serramenti esterni (finestre, portefinestre, finestre su tetto, porte esterne pedonali) e facciate continue in relazione alle caratteristiche prestazionali di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al carico del vento in funzione del contesto ambientale e della morfologia dell’edificio. 

Inoltre:

UNI EN 12210:2016 Finestre e porte – Resistenza al carico del vento – Classificazione

UNI EN 12400:2004 Finestre e porte – Durabilità meccanica – Requisiti e classificazione

UNI EN 12046-1:2020 Forze di manovra – Metodo di prova – Parte 1: Finestre

UNI EN 13420:2011 Finestre – Comportamento tra climi differenti – Metodo di prova

UNI EN 17213:2020 Finestre e porte – Dichiarazione ambientale di prodotto – Regole di categoria di prodotto per finestre e porte pedonali

UNI EN 12211:2016 Finestre e porte – Resistenza al carico del vento – Metodo di prova

UNI EN 1191:2013 Finestre e porte – Resistenza ai cicli ripetuti di apertura e chiusura – Metodo di prova

UNI EN 13115:2020 Finestre – Classificazione delle proprietà meccaniche – Carico verticale, torsione e forze di azionamento

UNI EN 12412-2:2004 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure – Determinazione della trasmittanza termica con il metodo della camera calda – Telai

UNI EN 14608:2004 Finestre – Determinazione della resistenza al carico verticale

UNI EN 14609:2004 Finestre – Determinazione della resistenza alla torsione statica

UNI EN 12207:2017 Finestre e porte – Permeabilità all’aria – Classificazione

UNI EN 12208:2000 Finestre e porte – Tenuta all’acqua – Classificazione

UNI EN 1027:2016 Finestre e porte – Tenuta all’acqua – Metodo di prova

UNI EN 1026:2016 Finestre e porte – Permeabilità all’aria – Metodo di prova

Sì, per il vetro stratificato, detto anche vetro laminato, anche quello di sicurezza vi sono sei norme e sono le seguenti:

UNI EN ISO 12543-1:2022 Vetro per edilizia – Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 1: Definizioni e descrizione delle parti componenti

UNI EN ISO 12543-2:2022 Vetro per edilizia – Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 2: Vetro stratificato di sicurezza

UNI EN ISO 12543-3:2022 Vetro per edilizia – Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 3: Vetro stratificato

EN ISO 12543-4:2021 Vetro per edilizia – Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 4: Metodi di prova per la durabilità

UNI EN ISO 12543-5:2022 Vetro per edilizia – Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 5: Dimensioni e finitura dei bordi

UNI EN ISO 12543-6:2022 Vetro per edilizia – Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 6: Aspetto

Le porte sulle vie di fuga o di esodo, descritte come tali in un piano antincendio, non sono porte comuni munite di un maniglione antipanico. Esse sono degli importanti dispositivi di sicurezza antincendio e sono sottoposte a delle regole più severe rispetto ai serramenti normali. 

L’attuale Regolamento Prodotti da Costruzione n. 305/2011 (che è legge nazionale) prevede che per le porte, portoni e finestre destinate a limitare la propagazione del fuoco e del fumo e per le uscite di emergenza, e i relativi accessori, è previsto obbligatoriamente il sistema di attestazione di conformità   VVCP 1, ovvero Valutazione e Verifica della Costanza della Prestazione 1 (ex SAC 1). I produttori che possono fregiarsi di tale attestazione possono immettere questi prodotti sul mercato e posarli  o farli posare.

Non rispettando questo obbligo il fabbricante rischia le sanzioni del Decreto Legislativo n. 106 del 16 giugno 2017.

Del tema si occupano tre norme e precisamente:

UNI 11473-1:2013

Porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo – Parte 1: Requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione

UNI 11473-2:2014

Porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo – Parte 2: Requisiti dell’organizzazione che eroga il servizio di posa in opera e manutenzione

UNI 11473-3:2014

Porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo – Parte 3: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’installatore e del manutentore

Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico

No, per niente. La Marcatura CE delle porte su via di fuga prevede che anche il Controllo Produzione in Fabbrica (FPC) sia approvato e costantemente revisionato da un Ente Notificato. Il cascading copre solo la parte Prove Iniziali di Tipo (ITT) e quindi lascia scoperta la parte relativa al controllo produzione. Per marcare correttamente le porte su via di fuga si dovrà quindi contattare un Ente Notificato e sottoporre il proprio FPC a controllo periodico da parte di detto Ente

Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico

Non si dovrebbe utilizzare il valore psi fornito per il calcolo del valore Uw del serramento ma solo per confrontare i vari prodotti tra di loro. I valori dichiarati dalle ditte di produzione dei distanziali, detti anche canaline, del vetro e poi comunicati dai vetrai sono relativi a calcoli effettuati su serramenti teorici e non sullo specifico serramento prodotto dal serramentista.

Il valore psi non rappresenta il ponte termico generato dal solo distanziale ma quello del complessivo vetro + distanziale + telaio + sigillature. È evidente che variando sagomatura e composizione del telaio tale valore psi possa cambiare. E quindi quanto comunicato dal vetraio ha elevata probabilità di non essere pertinente sullo specifico serramento.

Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
No, per niente. La Marcatura CE delle porte su via di fuga prevede che anche il Controllo Produzione in Fabbrica (FPC) sia approvato e costantemente revisionato da un Ente Notificato. Il cascading copre solo la parte Prove Iniziali di Tipo (ITT) e quindi lascia scoperta la parte relativa al controllo produzione. Per marcare correttamente le porte su via di fuga si dovrà quindi contattare un Ente Notificato e sottoporre il proprio FPC a controllo periodico da parte di detto Ente

In effetti i regolamenti europei permettono al suo serramentista di avvalersi della procedura di cascading. Il cascading ITT è una procedura semplificativa prevista dall’art. 36 del CPR- Regolamento UE n. 305-2011 e dalla norma di prodotto UNI EN 14351-1:2016 per finestre e porte pedonali. Essa contempla il trasferimento a cascata (da qui il termine cascading) dei risultati dei test iniziali effettuati per conto di un fornitore di componenti (profili, guarnizioni, accessori, macchine..) o di un progettista, ai fini della marcatura CE. La procedura è regolamentata da un apposito contratto.  La procedura semplificativa permette al produttore di evitare i costi delle prove di tipo e di poter apporre la marcatura CE e di rilasciare la DoP-Dichiarazione di prestazione approntando una documentazione tecnica appropriata.

Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Per definizione “il valore Psi-g rappresenta la perdita di calore dovuta alla giunzione tra vetro, distanziatore vetro e telaio del serramento. Il suo valore è influenzato dalle prestazioni termiche di tutti questi componenti”. È evidente quindi che cambiando sagoma e/o sezione e/o materiali presenti nella sezione – come per esempio avviene tra nodo laterale e nodo centrale – tale valore può cambiare. Dato il valore legale della dichiarazione prestazionale non è possibile non tenere conto di questa eventualità e quindi si dovrà determinare il valore psi tramite gli specifici calcoli.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Francamente non ha troppe agevolazioni. Tutte le semplificazioni specifiche per le microimprese contenute nell’Art. 37 del CPR sono riservate per i prodotti/le caratteristiche coperte da VVCP3 e non si applicano ai VVCP1. Rimane la possibilità di appoggiarsi alle semplificazioni di cui ad Art. 36 (“cascading” e “sharing”) che però sono semplificazioni accessibili a tutte le aziende a prescindere dalla dimensione aziendale. Ricordo, infine, che nessuna semplificazione è ammessa per l’obbligatoria revisione dell’FPC da parte di un Ente Notificato.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico

In questo caso il rivenditore diviene assimilato al fabbricante in quanto acquista un semilavorato privo di un componente essenziale e poi lo completa acquistando ed installando tale componente. In questo caso anche un’eventuale Dichiarazione di Prestazione redatta dal produttore dei “serramenti senza vetro” risulta priva di valore.

Si dovrà quindi

  1. stipulare un contratto di cascading con il produttore dei serramenti completo di istruzioni tecniche di assemblaggio
  2. creare un FPC aziendale relativo all’assemblaggio finale
  3. uscire sul mercato con propria denominazione commerciale e con propria Marcatura CE.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Francamente è ben difficile che sistemista e/o vetraio possano essere d’aiuto. A meno che non abbiano a disposizione calcoli che determinino lo psi per una specifica combinazione di canalino + vetro + telaio e/o non possano fornire disciplinari che permettano di definire se le eventuali combinazioni testate e delle quali si posseggono i risultati sono un “caso sfavorevole” rispetto alla produzione reale del serramentista come stabilito da norma. In caso però che si verifichi questa situazione sarà necessario stipulare un contratto di cascading ad hoc per la cessione dei valori prestazionali di psi, corredato di tutte le indispensabili informazioni tecniche.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Non per il calcolo dell’Uw, che può essere eseguito in azienda nel rispetto delle prescrizioni della EN 14351-1 Appendice ZA, ma per il calcolo di psi-g di una o più composizioni che, a giudizio del fabbricante, siano da considerare rappresentative della reale produzione.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Dipende dalle dimensioni dell’azienda. Se si hanno meno di 10 addetti e si fattura meno di 2 milioni di Euro si è microimpresa e quindi si possono applicare le semplificazioni dell’Art.37 del CPR-Regolamento n. 105/2011 e quindi trattare la caratteristica “trasmittanza termica” non più in VVCP3 (prove eseguite da laboratorio) ma come se fosse coperta da VVCP4 (prove a cura del fabbricante). Ciò significa che si potranno eseguire tutti i calcoli sia di psi-g che di Uf o in proprio acquistando uno specifico software o appoggiandosi a specialisti esterni privi di notifica e poi redigendo la cosiddetta “Documentazione Tecnica Specifica”. Per tutte le altre aziende, con più addetti e/o più fatturato rispetto al limite di legge, ci si dovrà obbligatoriamente rivolgere ad un Ente Notificato.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Ciò è dovuto al fatto che la validità legale di una Norma Armonizzata non dipende da UNI ma dalla Commissione Europea. Se la Commissione decide che una norma emanata dal CEN ed adottata da tutti gli Enti normatori nazionali (UNI, DIN, AFNOR ecc…) non corrisponde al quadro legislativo dell’Unione non pubblica la norma sulla Gazzetta Ufficiale e quindi tale norma non potrà essere utilizzata ai fini della Marcatura. Ecco perché per gli oscuranti si deve utilizzare la versione della EN 13659 del 2008 e non la versione 2015.
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
Risponde Samuele Broglio, normatore e consulente tecnico
No. Il processo di armonizzazione passa obbligatoriamente tramite la pubblicazione degli estremi della norma sullo specifico numero della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Senza questa pubblicazione la norma non raggiunge lo status di norma armonizzata. Quindi ci sono norme europee pubblicate da UNI (p.es la UNI EN 13659:2015) che non sono mai state pubblicate in Gazzetta Ufficiale. Questo fa sì che per la Marcatura CE si debba utilizzare ancora la norma vecchia (nel caso della UNI EN 13659 la versione 2008) anche se UNI la definisce ormai come “ritirata”.

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