Verso una nuova stagione di incentivi per l’efficienza e le ristrutturazioni è l’espressivo sottotitolo della Ricerca “Il Parco Immobiliare del Futuro” a cura di Cna-Nomisma. Il documento analizza l’impatto dei bonus edilizi in Italia, evidenziando l’importanza della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione senza dimenticare il risparmio economico ed energetico.
Qualche giorno fa, vedi qui, abbiamo riferito della Ricerca “Il Parco Immobiliare del Futuro” a cura di Cna–Nomisma. E’ un documento che tratta diversi temi. In particolare ci eravamo soffermati sul taglio ai bonus edilizi contenuto nella bozza di legge di Bilancio 2025 che suscita le vive proteste del mondo dell’edilizia e dei consumatori. La Ricerca CNA-Nomisma, appoggiata su un Survey a 800 famiglie proprietarie di immobili in Italia, mostra che si potrebbero perdere quasi 100 miliardi di investimenti. Qui esaminiamo in sintesi il documento per le prospettive future della nostra edilizia che esso traccia.
Come è il Parco Immobiliare oggi? La situazione attuale: Il 61% degli edifici residenziali italiani è in classe energetica F o G, le peggiori. Il settore residenziale consuma il 25,8% dell’energia totale in Italia. Il 56% degli edifici residenziali è stato costruito prima delle leggi sul risparmio energetico degli edifici degli anni ’70. Rilevante anche il settore commerciale e pubblico, che insieme necessitano del 13,9% dell’energia complessiva utilizzata in Italia. Praticamente il 40% dell’energia totale in Italia è assorbito dal parco immobiliare residenziale e non residenziale.
Il Parco Immobiliare del Futuro
Da questi dati inizia la Ricerca “Il Parco Immobiliare del Futuro” a cura di Cna-Nomisma che si rivela una miniera di informazioni utili a chi si occupa di edilizia. Il fine del documento è delineare alcune proposte di valore per strutturare il processo di ristrutturazione del parco immobiliare nazionale che investirà il nostro Paese per i prossimi 30 anni. Il contesto è quello della Direttiva europea Case Green (Energy performance of building directive, Epbd) che è entrata in vigore il 28 maggio 2024. I 27 Stati Membri della UE dovranno recepirla entro due anni e redigere dei piani di azioni finalizzati a raggiungere le emissioni zero entro il 2050.
Bonus edilizi
I bonus edilizi (Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa) hanno incentivato la riqualificazione energetica, generando risparmi energetici e benefici ambientali. Il Superbonus ha coinvolto il 3,5% del parco immobiliare, con un risparmio energetico del 3,7% dei consumi del settore residenziale. L’impatto economico del Superbonus è stato significativo, con una crescita del PIL stimata tra l’1,4% e il 3,6%.
Prospettive future
La Direttiva Europea Case Green richiede un’accelerazione degli interventi di riqualificazione energetica. La riduzione delle aliquote dei bonus edilizi potrebbe comportare una diminuzione degli investimenti in ristrutturazioni. Si stima una perdita di 3,5 milioni di famiglie che non effettuerebbero interventi in caso di riduzione delle aliquote. Questo comporterebbe una perdita economica di 119,7 miliardi di euro e di 2 milioni di posti di lavoro. Si avrebbe inoltre un impatto ambientale negativo, con una mancata riduzione delle emissioni di CO2.
Conclusioni
Il documento sottolinea l’importanza di mantenere incentivi efficaci per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. La riduzione degli incentivi potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione e avere un impatto negativo sull’economia e sull’occupazione.
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Ennio Braicovich