L’8 dicembre è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2024/2853 sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi. L’Unione europea adegua le norme sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi all’era digitale e all’economia circolare. Gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepire la direttiva nel diritto nazionale.
Una legge europea assicura maggior protezione per i consumatori e più vantaggi per il mercato unico. Questo, in sintesi, lo spirito della Direttiva (UE) 2024/2853 sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi entrata in vigore l’8 dicembre.
Danno da prodotti difettosi
Titolo ufficiale del provvedimento: Direttiva (UE) 2024/2853 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2024, sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, che abroga la direttiva 85/374/CEE del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE).
Puoi scaricarla qui nella versione in lingua italiana.
Entrata in vigore
La nuova Direttiva era stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 18 novembre scorso. E’ entrata in vigore venti giorni dopo, ossia l’8 dicembre. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la nuova Direttiva all’interno del loro ordinamento nazionale. Da questa pubblicazione discende che in Italia Governo e Parlamento dovranno adeguare a tempo debito il Codice del Consumo, visto che una delle sue basi giuridiche, la Direttiva 85/374/CEE, è stata abrogata dal nuovo provvedimento. Nel preambolo del nuovo provvedimento così se ne spiega l’origine.
Perché la Direttiva
Finora la direttiva 85/374/CEE ha rappresentato uno strumento efficace e importante. Tuttavia, gli sviluppi legati alle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale (IA), l’economia circolare e le nuove catene di approvvigionamento globali hanno imposto la revisione di una direttiva concepita quasi quarant’anni fa. Occorreva eliminare incoerenze e incertezza giuridica, specialmente in relazione al significato del termine «prodotto».
Risarcimenti difficili
L’esperienza maturata con l’applicazione della precedente direttiva ha dimostrato, inoltre, che per il danneggiato è difficile ottenere il risarcimento del danno per due ragioni. Da un lato a causa delle limitazioni alla possibilità di presentare domande di risarcimento. Dall’altro a causa della difficoltà di raccogliere elementi di prova per dimostrare la responsabilità, soprattutto alla luce della crescente complessità tecnica e scientifica. Ciò riguarda anche le domande di risarcimento del danno in relazione alle nuove tecnologie. La revisione di tale direttiva contribuirà a promuovere pertanto la diffusione e l’adozione di tali nuove tecnologie, compresa l’IA, riconoscendo nel contempo agli utenti il medesimo livello di protezione indipendentemente dalla tecnologia interessata e a tutte le imprese maggiore certezza del diritto e condizioni di parità.
Che cosa cambia per i consumatori
Anche la Commissione europea prova sintetizzare lo spirito della Direttiva sulla responsabilità da danno da prodotti difettosi. Da oggi i consumatori europei hanno più diritti se qualcosa va seriamente storto a causa di un prodotto acquistato. La nuova direttiva UE sulla responsabilità del prodotto entra in vigore per proteggere gli utenti:
-in caso di danni causati da prodotti difettosi, come lesioni personali, danni alla proprietà o perdita di dati, gli utenti hanno più diritti e più chiari;
-ora sono coperti anche i prodotti digitali come software e intelligenza artificiale.
Per le imprese
Le aziende, anche quelle importatrici, devono sempre designare una persona responsabile nell’UE, in modo da poter sempre contattare l’azienda responsabile. Anche le imprese traggono vantaggio dalla Direttiva (UE) 2024/2853, perché le norme sulla responsabilità sono più chiare e c’è meno incertezza. Una situazione, conclude la Commissione, che si rivelerà vantaggiosa per i consumatori europei e per le aziende. (continua)
EB