Serie: Pillole di vetro). Parlando di vetro in edilizia, talvolta si parla di vetri selettivi e di indice di selettività. Qui il tecnologo del vetro Elvio Tessiore illustra che cosa sia l’indice di selettività, il fattore che distingue i vetri selettivi, vetri importanti ma di cui non si parla mai abbastanza
L’indice di selettività (I.S.) è il rapporto tra l’energia luminosa e l’energia termica globalmente trasmessa che entra nell’ambiente dalla vetrata: TL/g. Questo fattore ci dice se quel vetro è un vero e proprio selettivo oppure no. Perché questo rapporto sia bilanciato, ovvero che dal vetro entri nell’ambiente luce sufficiente in relazione a quella interferenza di entrata del calore solare, è ampiamente diffusa in letteratura la regola: L’ indice di selettività I.S. deve essere nei ”dintorni di 2”.
Nei dintorni di 2?
1 è nei dintorni di 2? e 0.5? e 2,8 è nei dintorni di 2? E 3.6?
Inspiegabilmente, seppur abbia cercato a lungo, non ho mai trovato questi valori esatti, che il primo che ha scritto ”nei dintorni di 2” deve per forza conoscere. Allora mi sono messo, come spesso faccio, a dare i numeri!
Non è stato né facile né intuitivo ma finalmente siamo riusciti a determinare l’intervallo incognito e mai esplicitamente scritto, che è tra 1.8 e 2.17. Tutte le vetrate che rientrano in questo intervallo sono definite Selettive nel vero senso del termine. Quelle che non rientrano, anche di poco, non lo sono, al massimo possiamo definirle ‘Basso Emissive con fattore solare migliorato’.
I limiti inferiore e superiore dell’indice di selettività
-1.8 è un dato che dipende dalla tecnologia dei depositi coatizzati magnetronici e per questo è perfettibile.
– 2.17 è un dato che dipende dalle radiazioni emesse dal Sole e per questo non è perfettibile.
La dimostrazione di come saltino fuori i due valori è affascinante e si può trovare nel dettaglio, nel mio volume ‘Il Vetro in Edilizia‘, in 10.6.5, pag. 227-230.
Elvio Tessiore, glassconsulting
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