Contro l’errata convinzione che il vetro selettivo nasca per offrire ‘comfort abitativo’, ovvero che da solo risolva il problema del surriscaldamento interviene il tecnologo del vetro Elvio Tessiore di Glassconsulting
Le vetrate isolanti selettive sono ancora e purtroppo, largamente incomprese. Prima di tutto non si utilizzano sempre dove sarebbe necessario e qualche volta indispensabile. L’utilizzo del vetro Basso Emissivo al loro posto, provoca, come ha provocato e continua a provocare, disagi colossali di surriscaldamento dei locali, quando la casa sia costituita da vere e proprie pareti vetrate e esposta nel quadrante Est-Ovest passando per il Sud.
Il vetro Selettivo non risolve il problema…
Ma quella a cui voglio riferirmi specificatamente è l’errata convinzione che il vetro Selettivo nasca per dare ‘comfort abitativo’, ovvero che da solo risolva il problema delsurriscaldamento: ”Bene, ho un alzante scorrevole di 24 mq, sono esposto a Sud-Ovest, metto un Selettivo 60/ 28 ed ho risolto il problema del surriscaldamento. Cavolo! mi entra solo il 28% di energia termica in casa!”
Non dobbiamo dimenticarci che il vetro Selettivo è anche un vetro Basso Emissivo e quindi esplica la sua funzione provocando effetto serra.
Il caso del vano scale vetrato
In una delle ultime perizie a cui ho partecipato in funzione di CTP, è stato messo un vetro 70/35 in infissi di dimensioni molto importanti, nella tromba delle scale di un palazzo. Il surriscaldamento insopportabile del locale scale ha dato adito alla contestazione da parte della proprietà immaginando che non fosse stato messo il vetro selettivo richiesto. Invece c’era.
I due pentolini
Immaginiamo di avere due pentolini identici, riempiti con lo stesso volume d’acqua. Uno lo poniamo su un fornello grande e l’altro sul fornello più piccolo. Il primo arriverà all’ebollizione, in mettiamo 5 minuti, l’altro mettiamo in dieci: entrambi arriveranno ai 100° centigradi, ma solo in tempi diversi.
Quindi il Selettivo non può portare comfort abitativo, ma solo eventualmente ritardare il raggiungimento della temperatura critica. La stessa che il Basso Emissivo farà raggiungere più rapidamente. L’utilizzo del selettivo si impone, quindi, per consentire al sistema di raffrescamento di lavorare a bassi regimi, contrastando meno energia termica rispetto a quella che entrerebbe con un Basso Emissivo consentendo, quindi, forti risparmi energetici. Se l’ambiente non è condizionato, l’utilizzo del selettivo non ha nessun senso.
(continua)
Elvio Tessiore, Glassconsulting
Prossimamente il post: Il Basso Emissivo perfetto ed il Selettivo perfetto (serie Pillole di vetro)
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