La serie “Pillole di vetro” del tecnologo del vetro Elvio Tessiore punta oggi i riflettori sui cosiddetti vetri Quattro stagioni. Ovvero, Selettivi e pseudo selettivi: i fraintendimenti dovuti al fascino discreto del marketing. Di Quattro stagioni c’è solo la pizza, conclude, dopo qualche ragionamento dimostrativo, l’Autore
A proposito dei vetri selettivi e di come utilizzarli al meglio, si legge in moltissimi blog, pubblicati da aziende serramentistiche, della corrispondenza tra ‘Selettivo’ e ‘Quattro Stagioni’. Addirittura ci si spinge ad utilizzare l’acronimo ‘4S’.
Terminologia seducente
L’utilizzo di nomi commerciali suadenti come ‘Mediterranean’ o appunto ‘ Quattro Stagioni’ non deve indurre il professionista consapevole a equiparare una nomenclatura affascinante ad una funzione. Ovvero: un vetro selettivo affinché si possa chiamare tale, deve avere un Indice di Selettività compreso tra 1,8 e 2,17, per cui il rapporto, luce ed energia in entrata sia ben bilanciato, (vedi precedente articolo: Indice di Selettività: sto dando i numeri).
L’origine del vetro “Quattro Stagioni”
‘Quattro Stagioni’ o ‘4S’ è un nome commerciale che una nota azienda di produzione lastre in vetro piano ha voluto dare ad un proprio prodotto, peraltro non più in produzione. Dalla scheda tecnica risulta un I.S. di 1,55, distantissimo dal valore di soglia 1,8. Questo sta ad indicare un vetro Basso Emissivo con un fattore solare appena migliorato rispetto allo standard. Non un vetro selettivo.
Un comodo fraintendimento
Va detto che l’azienda che ha prodotto questo vetro non ha mai detto o scritto da nessuna parte, che si tratti di un vetro selettivo. La brochure lo indicava come ” Prodotto per il comfort 4 stagioni”. Ma il mercato ha risposto, per semplicità e comodità, equivocando. Questo fraintendimento dovuto ad una sapiente azione di marketing, porta a pensare che questo vetro sia utile in tutte le 4 stagioni, è comunissimo.
I serramentisti affermano che…
Di persona ho potuto constatarlo, non solo sui blog ma personalmente, durante le numerosissime interviste ai serramentisti partecipanti ai miei corsi di formazione quando devo introdurre l’argomento spinoso dei vetri selettivi: quale selettivo comunemente utilizza?
In ordine di frequenza le risposte solitamente sono state: “nessuno”; “Quattro Stagioni”; “non ricordo il nome”.
Regola d’oro
Un vetro preconfezionato che vada bene sempre e comunque in tutte e quattro le stagioni, non esiste. Esposizioni, dimensione delle vetrate, presenza di sistemi di ombreggiamento e presenza di sistemi di condizionamento impongono vetri che siano pensati. Intanto, dei veri selettivi e particolari per quello specifico cantiere.
Evitare un termine impreciso
Quindi la nomenclatura Quattro stagioni, a mio parere va evitata, a meno che non si tratti di ordinare una pizza. Qui si va sul certo. Nessun dubbio, nessun fraintendimento, ma la certezza di ottenere quello che ci aspettiamo. Dalla pizza.
Elvio Tessiore, glassconsulting
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Immagine: doc. GialloZafferano