Il Gruppo Hörmann, produttore di chiusure manuali e motorizzate e di sistemi di sicurezza, ha ottenuto per alcuni prodotti il passaporto di sostenibilità di prodotto redatto da ift Rosenheim.
In occasione della fiera Bau di Monaco l’Istituto ift Rosenheim ha consegnato il primo passaporto di sostenibilità di prodotto al Gruppo Hörmann.
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Un unico documento di sostenibilità
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Il documento che combina EPD e altri dati, per alcune linee di prodotto, offre vantaggi per produttori, costruttori e progettisti di edifici sostenibili. In questo modo vengono riuniti in un unico documento tutti i dati rilevanti del prodotto basati su una dichiarazione ambientale di prodotto (EPD). Inoltre esso integra importanti dati chiave per i comuni sistemi di certificazione edilizia quali Dgnb, Breeam e Leed. Questo primo pass è stato attribuito per il portone scorrevole ST 500, chiusura progettata per complessi residenziali, e la porta NT 500.
Perché il passaporto di sostenibilità di prodotto
ift Rosenheim spiega così l’iniziativa. Per poter costruire edifici in modo più rapido e sostenibile in futuro, saranno necessari passi significativi verso la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure di verifica. Poiché l’edilizia è responsabile di oltre il 30% delle emissioni annuali di gas serra, nelle gare d’appalto vengono sempre più richiesti requisiti per la prova degli aspetti di sostenibilità. Per garantire che tutti gli attori coinvolti tengano traccia della molteplicità di questi requisiti, l’ift Rosenheim ha sviluppato l'”ift Sustainability Product Passport”, il passaporto di sostenibilità di prodotto.
Il pass di ift
Oltre ai dati di base, un EPD, il “pass di prodotto per la sostenibilità ift” raggruppa altre dichiarazioni chiave che sono rilevanti per i prodotti sostenibili. Il pass di prodotto per la sostenibilità va quindi oltre la descrizione degli impatti ambientali dei prodotti. Esso riassume cifre chiave rilevanti, prove e aspetti di sostenibilità dei prodotti edilizi in un unico documento. Il quale tiene conto dei criteri dei sistemi di valutazione degli edifici riconosciuti quali Dgnb, Breeam e Leed.
Risparmio di tempo e di energia
Ma c’è un altro aspetto che ift mette in rilievo. Quando si partecipa a una gara d’appalto o quando si richiede l’intervento dei certificatori degli edifici, gran parte del lavoro è già stata eseguita. Grazie ai dati del pass, si elimina ampiamente la compilazione di dati che richiede molto tempo e il confronto con i criteri dei rispettivi sistemi di certificazione. Ciò comporta un notevole risparmio di tempo e costi nella pianificazione, sia per i progettisti, i proprietari degli edifici e i revisori, sia per i produttori.
Dati aggiornati
La certificazione di sostenibilità dell’ift prevede un audit annuale da parte di esperti dell’Istituto di Rosenheim, in qualità di organismo indipendente. La visita ispettiva tiene conto anche dell’attualità dei dati sui prodotti e dell’impatto ambientale. Ciò significa che i produttori possono sempre pubblicizzare i propri prodotti utilizzando dati aggiornati e validi.
EB