Un Convegno molto partecipato fa il punto sulla richiesta di cancelli più sicuri e sullo stato della normativa italiana, e in particolare sulla UNI 11894. Unanime la richiesta di professionalizzare gli operatori
“Vogliamo cancelli più sicuri”: è questa l’unanime richiesta da parte dei professionisti delle chiusure motorizzate. È una voce che sale dal Convegno molto partecipato organizzato a Caseitaly Expo 2025 da Acmi, Associazione delle chiusure tecniche, in collaborazione con Confabit, Consorzio Fabbri Italia, e CPS, Consorzio Porte Cancelli sicuri. Titolo dell’incontro: “Ruoli e Responsabilità nella Manutenzione e Riqualificazione di Porte e Cancelli. Quali novità?”
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Dati inquietanti
Punto di partenza è stata la presentazione dei dati degli incidenti che hanno coinvolto cancelli e portoni da parte del tecnico impiantista Massimo Zoccatelli di Confabit. Ogni anno, secondo le cronache di stampa raccolte in maniera sistematica da Zoccatelli, in Italia si verificano incidenti che causano una decina di morti e diverse decine di feriti. A causarli sono in particolare le chiusure manuali soprattutto per mancata manutenzione. Molto meno responsabili sono le chiusure motorizzate che richiedono anzitutto una revisione accurata della parte meccanica dei manufatti e spesso sono sottoposti a revisione, magari pure periodica.
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Cancelli più sicuri
Questa situazione ha imposto alle associazioni più sensibili un forte impegno in sede UNI per giungere a una norma in materia di sicurezza dei cancelli e portoni, manuali e motorizzati. Un buon risultato è stato raggiunto nel 2023 con la pubblicazione della norma UNI 11894-1 “Porte industriali, commerciali, da garage e cancelli – Parte 1: Ruoli e responsabilità nel processo di installazione, manutenzione e riqualificazione”. Ne ha parlato con grande passione l’ing. Maurizio Terruso, uno dei maggiori esperti del settore.
Parte 2 della UNI 11984
Un gruppo di lavoro ad hoc ha già redatto la Parte 2 della UNI 11984 che presto potrebbe essere pubblicata. Questa seconda parte tratterà le modalità operative per la redazione dei documenti, l’esecuzione delle prove e altri punti. Sostanzialmente si tratta di una “Guida operativa del processo di installazione, manutenzione e riqualificazione” che racconta a chi opera sul campo come si attuano in pratica le attività trattate nella Parte 1 della norma. Questo è stato l’argomento svolto dal normatore arch. Mario Sanvito che ha raccordato la norma italiana al Regolamento Macchine, se del caso, e al nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione.
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Tavola rotonda conclusiva
Le relazioni precedenti sono state il punto di partenza della tavola rotonda che ha visto partecipare i tre presidenti delle associazioni coinvolte nei lavori in sede normativa: l’ing. Nicola Fornarelli di Acmi, Claudiu Fer di Confabit e Giuseppe Vicentini di CPS, moderati da Ennio Braicovich di Cosmoserr. In grande sintesi, tutti d’accordo sulla necessità di spingere sulla professionalità degli operatori, una volta pubblicata la futura UNI 11894-2.
Qualificare gli operatori
Per avere cancelli più sicuri occorre un sistema di qualificazione degli operatori, possibilmente sotto Accredia, tipo quella per gli installatori di porte tagliafuoco sotto l’UNI 11473 o gli installatori di serramenti sotto la UNI 11673-2. Semmai c’è una distinzione tra chi crede che sia necessaria anche una qualificazione delle aziende installatrici e chi no. In ogni caso tutti concordano pure sulla necessità della manutenzione obbligatoria come prevede la norma armonizzata EN 13241 Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali. Una norma che non è solo carta ma è, ha sottolineato Braicovich, una legge europea, come ha sentenziato la Corte di giustizia europea che ha inserito le norme armonizzate (solo queste, attenzione) all’interno del diritto dell’Unione europea. Legge europea e legge italiana! E come tali, vanno rese di libera consultazione.
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Convegno partecipato
L’incontro è andato ben oltre i tempi prefissati, anche per il dibattito che si è innescato. E’ stato sorprendente vedere i tanti partecipanti (tante le signore) inchiodati alle poltroncine fino alla fine. Tutti alla ricerca non solo di cancelli più sicuri ma anche di maggiori certezze e sicurezze per se stesi e le proprie aziende alla luce di leggi e normative in continuo movimento. Fabbri e installatori di cancelli e portoni hanno dato prova davvero di amare il loro mestiere. Chapeau!
Ennio Braicovich
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