Per i lavori edilizi degli appalti pubblici il decreto 23 giugno 2022 del Ministro della Transizione ecologica suggerisce vivamente il ricorso a posatori certificati di serramenti secondo UNI 11673-2. Il provvedimento entra in vigore fra quattro mesi.
Finalmente, a tutela dei committenti, una legge italiana suggerisce vivamente, per non dire impone, il ricorso a posatori certificati di serramenti. Una bella notizia per chi crede nella qualità delle opere in edilizia. Infatti, la Gazzetta Ufficiale di sabato 6 agosto ha pubblicato il decreto del Ministro della Transizione ecologica sui CAM, i Criteri ambientali minimi per i lavori edilizi negli appalti pubblici. I CAM sono le linee guida obbligatorie per chi acquista, progetta, costruisce e installa componenti edilizi nei lavori pubblici. L’obiettivo dei CAM, che sono giunti alla terza edizione, è fornire le soluzioni migliori dal punto di vista ambientale per l’edilizia pubblica.
In premessa si legge che “I criteri definiti in questo documento sono coerenti con un approccio di architettura bio-eco-sostenibile che si basa sull’integrazione di conoscenze e valori rispettosi del paesaggio, dell’ambiente e della biologia di tutti gli esseri viventi che ne fanno parte e consentono quindi alla stazione appaltante di ridurre gli impatti ambientali generati dai lavori per la costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici e dalla gestione dei relativi cantieri”.
E “…una progettazione realmente sostenibile parte da presupposti di conoscenze che riguardano la bioclimatica, il “sapere”, l’uso e la conservazione delle risorse materiche, la loro salubrità ed emissività e, infine, la loro corretta posa in opera nella fase realizzativa”.
Capacità tecnica dei posatori
Proprio questa attenzione alla corretta posa in opera nella fase realizzativa ha portato all’estensione del paragrafo 3.2.6 Capacità tecnica dei posatori a pag. 80 dell’Allegato al decreto, vedi qui sotto. Anzitutto si pone un criterio premiale affermando che: “È attribuito un punteggio premiante all’operatore economico che si avvale di posatori professionisti, esperti nella posa dei materiali da installare”. Non un obbligo di legge ma un vivo suggerimento, quindi.
La verifica della capacità tecnica dei posatori è basata su diversi criteri. Il primo è la “Presentazione dei profili curriculari dei posatori professionisti incaricati per la posa da cui risulti la loro partecipazione ad almeno un corso di specializzazione tenuto da un organismo accreditato dalla Regione di riferimento”.
Conformità alla UNI 11673-2
In alternativa la verifica di un certificato di conformità alle norme tecniche UNI in quanto applicabili rilasciato da Organismi di Certificazione, o Enti titolati accreditati presso Accredia, Organismo Nazionale Italiano di Accreditamento. Il certificato di conformità alla norma tecnica UNI è definito per la singola professione nominale e specifico per il materiale o l’elemento tecnologico che dovrà essere posato. Così nel caso dei serramenti la norma tecnica di riferimento è la UNI 11673-2, “Posa in opera di serramenti – Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti”. La UNI 11673-2, ricordiamo, è una delle quattro norme sulla posa dei serramenti, clicca qui.
La documentazione comprovante la formazione specifica o la conformità alla norma tecnica UNI sarà rilasciata e dovrà essere fornita per tutti i nominativi che prenderanno parte alla posa dei prodotti da costruzione in cantiere. Quindi, niente certificato di uno per tutti ma singoli certificati individuali.
Oltre 10mila posatori certificati di serramenti
Attualmente il sistema di qualificazione degli installatori sotto il regime di Accredia ha portato in poco più di due anni a oltre 10mila posatori certificati di serramenti, vedi qui l’elenco. Con l’arrivo del decreto del Ministro della Transizione ecologica che entrerà in vigore ai primi di dicembre c’è da credere che il loro numero crescerà rapidamente.