Una stangata da 92 miliardi, così l’inflazione divora i nostri risparmi. Lo evidenzia uno studio della CgIa di Mestre.
L’inflazione sale inesorabilmente per l’insieme combinato di tanti fattori: gli aumenti delle materie prime industriali e alimentari e il caro energia sono i principali. Quali gli effetti dell’inflazione sui risparmi delle famiglie italiane? Ha provato a calcolarli l’Ufficio Studi della sempre attivissima CGIA, Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre.
Effetti dell’inflazione all’8%
Ipotizzando che le famiglie italiane abbiano mantenuto gli stessi risparmi che avevano a inizio anno, la CGIA ha provato a calcolare la perdita di valore dei depositi bancari. L’altra ipotesi, molto accreditata, è che il tasso di inflazione oramai si aggiri attorno all’8%. Ebbene la fattura è salatissima raggiungendo la cifra complessiva di 92 miliardi di euro. Come mostra la tabella a fondo pagina, che riporta i singoli capoluoghi di provincia, i depositi bancari a fine 2021 e la perdita di valore, provincia per provincia.
Dove l’inflazione colpisce di più
A livello territoriale le province più penalizzate sono quelle più popolate e tendenzialmente anche con i livelli di ricchezza più elevati: a Roma, infatti, l’inflazione “erode” 7,42 miliardi di euro di risparmi familiari, a Milano 7,39, a Torino 3,85, a Napoli 3,33, a Brescia 2,24 e a Bologna 1,97. Tra le meno esposte, infine, scorgiamo la provincia di Enna con 156 milioni di euro, Isernia con 153 e Crotone con 123.
Lo Stato ci guadagna
Certamente, considera la CGIA, a causa dell’aumento dell’inflazione, anche lo Stato centrale e le sue articolazioni periferiche subiranno una impennata sul fronte delle uscite. Nel frattempo, però, l’incremento del gettito riscosso è stato molto importante. Nei primi 8 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le entrate tributarie erariali sono aumentate di 40,69 miliardi di euro. Parecchi di questi soldi derivano dagli incrementi dei prezzi al consumo che hanno fatto crescere il gettito IVA. Senza dimenticare, aggiungiamo noi, che i fino a poco tempo fa molti titoli di Stato sono stati piazzati ad interessi minimi. Quando giungeranno a scadenza, varranno molto meno di quanto gli investitori, tra cui molte famiglie, si sarebbero aspettati. E’ quello che succede dopo ogni guerra. Il problema è che noi in guerra ci siamo ancora.