Quali raccomandazioni seguire quando ci si trova di fronte a una porta tagliafuoco modificata per accogliere un accessorio? Risponde l’ing. Gianrico Delfino, responsabile del settore antincendio di ACMI, associazione nazionale chiusure tecniche.
La porta tagliafuoco modificata
Un installatore di porte tagliafuoco chiede che cosa fare quando ci si trova di fronte a una porta tagliafuoco modificata da, ad esempio, un elettricista per applicare un accessorio.
La domanda
Nell’ultimo giro di ispezione presso un nostro cliente abbiamo trovato alcune porte tagliafuoco sulle quali un elettricista ha installato un sistema di controllo accessi. Ha praticato uno scasso nel telaio e ha inserito un riscontro elettrico, come si vede dalla foto.
Ho avvisato il cliente del fatto che, così facendo, le porte sono compromesse. Dopo qualche giorno, mi ha comunicato di aver parlato con l’elettricista che gli ha assicurato che quel tipo di impianto è installabile anche su porte tagliafuoco.
Cosa dovrei fare? Le porte sono state montate da noi nel 2016 ed avevano il telaio predisposto per il montaggio a tasselli. Su alcune di queste l’elettricista ha smontato e rimontato il telaio, forse per far passare meglio il cavo. Ci siamo accorti però che non ha utilizzato le viti originarie dei tasselli. Dovrei far notare anche questo?
La risposta
Risponde l’ing. Gianrico Delfino, responsabile del settore antincendio di ACMI, associazione nazionale chiusure tecniche.
Innanzitutto teniamo presente che non è l’accessorio che è tagliafuoco, ma è l’insieme porta – accessorio. Non basta che un accessorio sia genericamente installabile su porta tagliafuoco. Occorre anche che il costruttore della porta abbia omologato il suo prodotto con quell’accessorio. Questa informazione può essere data ovviamente solo dal costruttore della porta.
Ma al di là di questo, quello che non si può assolutamente fare è modificare la struttura della porta o del telaio, come si vede in questa fotografia. In questo caso la prestazione tagliafuoco della porta è irrimediabilmente compromessa e si deve procedere alla sua sostituzione.
Eventualmente il costruttore della porta potrà dire se si possono ancora utilizzare le ante, ma i telai devono essere sostituiti. Oltretutto bisogna ripristinare gli ancoraggi originali.
Io farei una comunicazione scritta al cliente spiegando quanto sopra; si può continuare a fare manutenzione, ma precisando che quella è comunque una porta che ha perso le caratteristiche di resistenza al fuoco.