Il Decreto Aiuti-quater all’articolo 9 introduce la possibilità di fruire in dieci quote annuali di pari importo i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura. Servirà a disincagliare i miliardi di crediti rimasti nei cassetti fiscali degli operatori dell’edilizia? Ce lo auguriamo.
Tra le novità e particolarità del Decreto Aiuti-quater, vedi qui, vi è l’introduzione della fruizione in 10 anni dei crediti di imposta derivanti da cessione o sconto in fattura. Il provvedimento è all’articolo 9 Modifiche agli incentivi per l’efficientamento energetico, comma 4. Qui si introduce la possibilità di fruire in dieci quote annuali di pari importo i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati.
Fluidificare il mercato dei crediti
La disposizione, spiegano all’Agenzia delle Entrate, “mira a rimettere in moto il mercato dei crediti, quasi paralizzato dai problemi di capienza fiscale che, negli ultimi tempi, hanno spinto la maggior parte delle banche e degli altri operatori finanziari a bloccare ogni nuova acquisizione”. In questo modo si spinge chi non ha capienza fiscale per detrarre direttamente i crediti in 4 o 5 anni come permette il Superbonus a portare la detrazione diretta in 10 anni.
Ance contro i crediti in 10 anni
Già nei giorni scorsi l’associazione degli imprenditori edili si era mossa contro la diluizione in 10 anni. La presidente Brancaccio, senza peli sulla lingua, aveva detto che la novità non avrebbe risolto nulla, anzi ‘si bloccherà tutto’. Ance si era alleata con Abi, l’associazione delle banche, presentando una proposta al Governo per utilizzare in compensazione con gli F24 i crediti in mano alle banche.
Saranno veramente sbloccati?
Riuscirà il comma 4 dell’articolo 9 a sbloccare i vari miliardi di crediti da bonus edilizi depositati nei cassetti fiscali degli operatori dell’edilizia e dei clienti finali? Ce lo auguriamo ma ci sia concesso il beneficio del dubbio perché parecchie volte il Governo Draghi aveva tentato di sbloccare le cessioni dei crediti ma non c’è mai riuscito. Forse ci riuscirà il Governo Meloni.
Come funziona il provvedimento
il fornitore o il cessionario deve preventivamente inviare una comunicazione telematica alle Entrate, secondo le modalità che saranno definite da un provvedimento della stessa Agenzia. La quota di bonus non utilizzata nell’anno non potrà essere usufruita negli anni successivi né richiesta a rimborso.