I più recenti studi economici della rete Euroconstruct prevedono che la crescita della produzione edilizia scenderà allo 0% nel 2024 in tutta Europa. Quasi tutti i fattori appaiono negativi. Il settore della costruzione in Europa sembra destinato a ristagnare. L’Italia è la nazione top performer in Europa nel 2021, con un livello di crescita elevato del 12,1% guidato in parte dai sussidi dell’UE. Tuttavia l’outlook per il nostro paese non è buono.
Le previsioni di Euroconstruct
Il 2023 e il 2024 saranno due anni difficili per il settore delle costruzioni. Così stimano le più recenti previsioni economiche di Euroconstruct, la rete costituita da istituti di ricerca specializzati di 19 paesi europei. Membro per l’Italia è il Cresme. Venendo ai numeri, presentati in occasione del 94.ma conferenza tenutasi a novembre a Londra, la crescita della produzione edilizia scenderà allo 0% nel 2024 in tutta Europa. Si salva l’ingegneria civile ma gli altri settori dovrebbero presentare cifre negative. Per il 2023 la previsione è di una crescita dello 0,2%. Per il 2024 sarà di uno zero secco. Cifre positive sono attese solo per il 2025. E pensare che quest’anno la stima è di una crescita del 3%.
Enormi cambiamenti in corso
Quali fattori hanno determinato una caduta così rilevante del settore costruzioni in tutta Europa? Li riassume Mohammed Chaudri, capo economista di Experian, istituto di ricerca britannico. “Negli ultimi sei mesi, ci sono stati enormi cambiamenti in Europa che hanno avuto un impatto sull’ambiente delle costruzioni. La guerra in Ucraina e i molteplici impatti e le incertezze che induce, l’aumento dei tassi di interesse, l’inasprimento del mercato finanziario e i problemi di reperibilità e di costi dei materiali da costruzione giocano tutti un ruolo significativo. Le previsioni di novembre di Euroconstruct hanno rilevato che quasi tutti i fattori che influenzano la domanda di costruzioni sono negativi. Citiamo l’economia, i prezzi al consumo, i tassi di interesse e la fiducia dei consumatori. Occorrerà un periodo di assestamento per il settore, prima di un ritorno alla crescita nel 2024”.
Il residenziale guida la recessione
Gran parte dell’outlook negativo è guidato dai settori del nuovo e del rinnovo residenziali. L’era dei bassi tassi di interesse ha portato a un boom delle nuove costruzioni in tutta Europa. Tuttavia la situazione è cambiata sostanzialmente negli ultimi sei mesi. Le vendite di abitazioni sono rallentate. La fiducia dei consumatori è diminuita e ora c’è un eccesso di offerta in molti paesi. Il risultato è che le prospettive di crescita per le nuove costruzioni residenziali del prossimo anno sono diventate negative. Il quadro non migliora se si guarda al settore delle costruzioni nel suo complesso.
Cambiamenti rapidi
Ma che cosa sta succedendo nel settore costruzioni? Lo ha spiegato Tom Hall, capo economista di Barbour ABI, altro istituto di ricerca britannico: “Il settore delle costruzioni sta subendo venti contrari da più direzioni e le cose stanno cambiando rapidamente. Le previsioni di crescita economica per il 2023 sono di conseguenza saltate. Solo a giugno ci aspettavamo una crescita del PIL del 2,2%, ora è solo dello 0,5 %. Le aziende farebbero bene a diversificare i propri portafogli, soprattutto se si concentrano su progetti residenziali. Tuttavia, c’è un barlume di luce. Ad esempio, l’ingegneria civile che sembra più positiva poiché molti paesi investono in energia a basse emissioni di carbonio e rinnovano le infrastrutture esistenti”.
Previsioni paese per paese
L’Italia è la migliore performer in Europa nel 2021, con un livello di crescita elevato del 12,1% guidato in parte dai sussidi dell’UE. La chart qui sopra mostra per il nostro paese un 2023 stazionario e una caduta nel 2024 e una lievissima ripresa nel 2025. Il Regno Unito, attualmente una delle economie con le peggiori performance in Europa, deve affrontare un ciclo di crescita della produzione edilizia negativo nel 2023 (-0,4%) insieme alla Germania, che è di fronte a prospettive di crescita negative o stagnanti fino al 2025 (-0,4%). Il settore delle costruzioni si contrarrà in otto paesi, soprattutto in Svezia e Finlandia. In entrambi i paesi, l’attività è stata elevata negli ultimi anni. Quindi, rileva Euroconstruct, il calo segna in parte un ritorno a un volume di costruzione più normale.