L’Osservatorio nazionale di Findomestic analizza lo scenario economico dei consumi delle famiglie italiane e le prospettive. II contesto è all’insegna del deterioramento della fiducia e delle intenzioni di acquisto.
I consumi delle famiglie italiane? Sono all’insegna del contenimento delle spese, del deterioramento della fiducia e delle intenzioni di acquisto in un contesto di forte incertezza e di elevate tensioni inflattive. Questa l’analisi, assai brutale, dell’Osservatorio nazionale di Findomestic relativa all’ultimo periodo dell’anno.
Le famiglie italiane contengono i consumi
Lo scenario è cambiato brutalmente dopo la metà dell’anno. Infatti nella prima parte del 2022, nonostante il costante calo degli indicatori del sentiment delle famiglie e l’esacerbarsi delle tensioni inflative, i consumi interni si sono mantenuti in buona crescita. E hanno mostrato un recupero congiunturale nel secondo trimestre dell’anno che ha fornito un rilevante contributo alla buona performance del Pil. Una dinamica favorita anche dai risparmi accumulati da parte delle famiglie durante il 2020.
Un buon primo semestre
La crescita è stata sostenuta infatti dal rimbalzo dei servizi e dei semidurevoli (abbigliamento e calzature), grazie alla ripresa della mobilità e socialità oltre che alla ripartenza del turismo, e dalla buona tenuta dei beni durevoli per la casa. In calo, invece, i consumi di beni non durevoli, in particolare di alimentari, penalizzati dall’elevata inflazione e dalla ripresa dei consumi fuori casa.
A consuntivo del primo semestre del 2022 i consumi interni si sono collocati su livelli superiori del 7.9% a prezzi costanti rispetto al corrispondente periodo del 2021. Ora siamo entrati in un altro ciclo.
Intenzioni d’acquisto frenate da inflazione ed energia
Non a caso l’Osservatorio Mensile Findomestic evidenzia che le intenzioni di acquisto sono in calo (-3,4%) da 2 mesi. A frenare le intenzioni d’acquisto a tre mesi sono la preoccupazione crescente per l’inflazione e le difficoltà che 6 italiani su 10 incontreranno per pagare le prossime bollette energetiche. Tra i pochi comparti in positivo case e appartamenti (con una propensione all’acquisto in aumento del 26,5%) e auto nuove (+3,1%).
Voglia di casa per le famiglie italiane
In uno scenario di generale calo delle intenzioni d’acquisto emergono comunque alcuni importanti settori in positivo: cresce del 26,5% rispetto al mese precedente la propensione ad acquistare case o appartamenti, mentre cala rispettivamente del 5% e del 6,9% l’intenzione di ristrutturare e acquistare mobili.
Efficienza Energetica
In questo comparto si registrano tendenze contrastanti. Il comparto dell’efficienza energetica domestica si mostra “a due facce”: se da una parte per i prossimi tre mesi si rilevano intenzioni d’acquisto in aumento dell’1,8% per impianti fotovoltaici e solari termici e dell’8,6% per l’isolamento termico, dall’altra le caldaie a condensazione e biomassa cedono il 9,2% e le pompe di calore l’1,5%. Sostanzialmente in linea con il mese precedente il segmento degli infissi e serramenti (-0,7%).