Cambio di scenario economico per i consumatori rispetto allo scorso dicembre. L’inflazione fa meno paura dei mesi passati anche se le bollette energetiche spaventano ancora. La propensione all’acquisto è trainata dal comparto casa e dalla mobilità su 2 ruote ma gli infissi languono.
Dopo tre mesi consecutivi in calo, secondo l’Osservatorio Findomestic di gennaio (e realizzato a fine dicembre), le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi tre mesi tornano a crescere con un incremento medio del 5,3%. Un forte cambiamento rispetto al sentiment di dicembre, vedi qui. L’indagine della società di credito al consumo del gruppo BNP, realizzata in collaborazione con Eumetra, evidenzia che la crescita è trainata soprattutto dall’efficientamento energetico della casa, dall’arredo e dai veicoli a due ruote. Gli infissi però languono, unica eccezione nel settore dell’efficienza energetica domestica.
Meno paura per l’inflazione
Il primo dato di rilievo è che diminuisce la paura dell’inflazione rispetto ai mesi precedenti. Il caro-prezzi resta, tuttavia, la prima preoccupazione (per il 60% degli intervistati), seguita da quella per la situazione economica del Paese (40%) e per quella familiare (35%). Preoccupa anche il cambiamento climatico (32%), considerato il caldo anomalo di questo inverno. Anche l’inizio del 2023 è condizionato dalla paura per le bollette energetiche: il 51% degli intervistati prevede ancora aumenti, contenuti tra il 10-20% per la maggioranza..
I consumatori vogliono efficienza energetica
Con il nuovo anno non cambia la tendenza ad investire nella dimensione domestica: cresce la voglia di ristrutturare casa (+11,9%) e di renderla più efficiente da un punto di vista energetico. Si spiega così il +29,3% degli impianti fotovoltaici/termici, il +15,2% delle pompe di calore e il +12,9% delle caldaie a condensazione e biomassa. In positivo nel comparto casa anche le intenzioni d’acquisto di mobili (+12,8%), TV (+8,8%) e isolamento termico (+5,2%). Al contrario gli infissi cedono lo 0,6%. Nulla di preoccupante. Tuttavia resta elevato il divario con la propensione all’acquisto di altre tecnologie per l’efficienza energetica domestica.
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Ennio Braicovich