Eurostat, l’Ufficio centrale di statistica della Unione europea considera debito pubblico la cessione dei crediti fiscali senza limiti. La notizia arriva mentre Ance dichiara che, prudenzialmente, sarebbero almeno 15 i miliardi di crediti fiscali da bonus edilizi.
Due notizie diverse ma strettamente collegate che riguardano l’economia dell’edilizia e quindi anche quella del settore serramenti. Entrambe negative, ahinoi. La prima riguarda la presa di posizione di Eurostat, l’Ufficio centrale di statistica della Unione europea sulla natura dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi. Ne dà ampio conto oggi un dettagliato articolo del quotidiano economico-finanziario ItaliaOggi a pag. 24 con grande titolo in prima pagina. L’interpretazione di Eurostat, che da anni era largamente attesa, è presentata in 15 pagine all’interno di un corposo Manuale di 500 pagine sul disavanzo e sul debito pubblico secondo il nuovo sistema dei conti nazionali. Le 15 pagine di cui parliamo sono dedicate alla classificazione dei crediti di imposta.
Eurostat boccia i crediti edilizi
In sintesi Eurostat considera che il credito e la relativa passività vanno prese in conto fin dall’inizio, quando cioè quando il credito di imposta matura. Diventano quindi arte della contabilità nazionale e del debito pubblico. Altro punto emerso è che un credito è considerato esigibile quando vi è un’altissima probabilità che il credito di imposta venga utilizzato per intero. In questo caso lo Stato perde effettivamente le risorse corrispondenti a quel credito. Una risibile via di uscita è rappresentata da un’altra considerazione di Eurostat. Se il credito è trasferibile solo a un numero limitato di soggetti, come le parti correlate, può essere necessario esaminare se i crediti possano andar perduti per importi non trascurabili. Vedremo che cosa ne pensa il MEF e che decisioni prenderà.
15 miliardi di crediti fiscali bloccati
Sempre in tema di crediti fiscali da bonus edilizi Ance comunica le ultime stime sull’entità del fenomeno. Le valutazioni prudenziali dell’associazione degli imprenditori edili parlano di 15 miliardi di crediti fiscali da bonus edilizi bloccati. Le stime più recenti sulle dimensioni del fenomeno erano quelle di CNA e parlavano di 5-6 miliardi euro già a metà dello scorso anno. Nel frattempo i lavori edili da Superbonus sono lievitati alla grande mentre quelli da Ecobonus e Bonus Casa sono sostanzialmente rimasti contenuti all’interno delle tradizionali dimensioni. 15 miliardi significano, sottolinea Ance, 25mila imprese di costruzione e 130 mila posti di lavoro a rischio e 90 mila cantieri a rischio. Insomma, un disastro. Forse una percorribile via di uscita potrebbe essere l’esperimento messo in atto dalla Provincia di Treviso di cui abbiamo dato conto nella notizia Crediti da bonus edilizi. Provincia Treviso li rileva. L’argomento merita un titolo di rilievo sulla prima pagina del Sole24Ore di oggi.
Ennio Braicovich