Le due associazioni del serramento valutano molto negativamente il Decreto-Legge del 16 febbraio che blocca ogni cessione crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi e pure lo sconto in fattura. Ugualmente si dicono molto preoccupate per l’impatto negativo sull’edilizia, sul settore dei serramenti e sui consumatori. Anfit e Unicmi sottolineano come occorra mantenere le opzioni di sconto in fattura e di cessione crediti per Ecobonus e Bonus Casa.
Sullo stop alla cessione crediti di imposta dei bonus edilizi allo sconto in fattura imposto dal decreto-legge del Governo entrato in vigore oggi, leggi qui, vanno giù dure le associazioni del serramento Anfit e Unicmi.
Marco Rossi, Anfit: situazione grave
Senza mezzi termini Marco Rossi, presidente Anfit, commenta: “La situazione oggi è molto grave e avrà sicuramente un forte impatto negativo sul mondo del serramento”. Peraltro, Anfit è stata la prima associazione di produttori di serramenti a capo di un’operazione collettiva di cessione crediti derivanti da Ecobonus. Un’operazione che comprende anche il rafforzamento del concetto di tutela del prodotto Made in Italy, vero emblema dell’associazione.
Anfit con Finco
In merito allo stop alle cessioni Anfit, condivide pienamente le posizioni di Finco, di cui è federata assieme alle altre associazioni dei produttori di infissi, coperture, schermature solari, chiusure tecniche e di altri comparti.
Finco, e con essa Anfit, è perfettamente conscia dei vincoli di bilancio ed è da sempre favorevole ad un decremento percentuale progressivo dell’agevolazione con una sua connessa stabilizzazione, ma non con queste repentine modalità. Infine, Marco Rossi conferma l’appoggio di Anfit a Finco contraria al decreto-legge e dichiara la disponibilità dell’associazione “ad incontrare l’esecutivo governativo per indicare le soluzioni possibili per evitare il forte impatto negativo sul settore dovuto dalle nuove disposizioni.”
Unicmi scrive a Meloni, Giorgetti e Pichetto Fratin
Contro lo stop protesta Unicmi ma con accenti diversi. Il blocco della cessione crediti avrà conseguenze drammatiche, evidenzia l’associazione dell’involucro e dei serramenti metallici. L’Ufficio Studi Unicmi prevede che l’abolizione immediata delle opzioni di sconto in fattura e delle cessioni dei crediti produrrà, solo per il 2023, un calo fra il 30% e il 40% degli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e di ristrutturazione edile (Bonus-casa). Quindi caleranno conseguentemente i fatturati delle imprese produttrici di serramenti e della tenuta occupazionale.
Ecobonus e Bonus Casa non sforano
Anche Unicmi comprende la necessità di contenere un debito pubblico incontrollato. Tuttavia sottolinea come l’Ecobonus e il Bonus Casa non abbiano mai sforato rispetto alle previsioni di spesa fatte dai vari Governi che si sono succeduti. Infatti, a parere di Unicmi, all’interno del perimetro di questi budget è assolutamente sostenibile per l’Erario anche il mantenimento delle opzioni di sconto in fattura e di cessione dei crediti.
Mantenere cessione crediti e sconto in fattura
Per Unicmi togliere la possibilità di offrire ai cittadini l’opzione di sconto in fattura significa vanificare gli ingenti investimenti attuati dal comparto italiano dei serramenti non solo sul fronte dell’assetto produttivo ma anche nel settore finanziario, tributario, commerciale e marketing dedicato alle pratiche per gli sconti in fattura. Per queste ragioni Unicmi ha chiesto al Governo di mantenere la possibilità di attuare lo sconto in fattura per l’Ecobonus e per il Bonus Casa fino al 31 dicembre 2023 attraverso una modifica al Decreto in sede di conversione in Legge.
In merito al DL abbiamo pubblicato in precedenza
Addio a sconto in fattura e cessione dei crediti!
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