La Federazione dei serramentisti europei saluta con favore la decisione del Parlamento europeo di approvare la revisione della Direttiva Case Green, meglio nota come direttiva EPBD, Energy performance of Buildings Directive.
EuroWindoor accoglie con favore l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva EPBD, Energy performance of Buildings Directive, nota come Direttiva Case Green. La valutazione della Federazione dei serramentisti europei è che: ”Abbiamo bisogno di un’ambiziosa revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD) per consentire la transizione verde del parco edilizio europeo e creare condizioni di vita più sostenibili e più sane per tutti gli europei”.
Qui il testo della proposta di Direttiva
La Direttiva Case Green
Il testo adottato in plenaria contiene miglioramenti significativi rispetto alla proposta della Commissione europea. I produttori europei di finestre, porte e facciate ora chiedono alle istituzioni dell’UE di avviare senza ulteriori indugi i negoziati del trilogo, ossia le trattative tra Parlamento, il Consiglio e la Commissione.
La proposta di Direttiva Case Green fornisce una tabella di marcia chiara e realistica, sia per i proprietari di edifici che per l’industria, per accelerare il tasso annuale di ristrutturazione in tutta Europa. EuroWindoor sostiene in particolare le nuove disposizioni proposte dal Parlamento per introdurre un approccio più olistico agli edifici, andando oltre i requisiti di prestazione energetica per affrontare tutti i parametri dell’edificio, quindi anche l’ambiente e la salute.
I miglioramenti introdotti
In particolare, il Parlamento Europeo è riuscito a rafforzare la proposta della Commissione per quanto riguarda:
-una migliore presa in considerazione della salute e del comfort con un nuovo articolo sulla qualità dell’ambiente interno (IEQ) e nuove definizioni (clima interno sano, qualità dell’ambiente interno);
–definizione rafforzata di edifici a emissioni zero;
-maggiore riconoscimento del principio Energy Efficiency First, dei vantaggi dei sistemi di costruzione passivi e del ruolo complessivo dell’involucro edilizio per la prestazione energetica degli edifici;
–introduzione più rapida degli standard obbligatori di prestazione energetica (MEPS) e armonizzazione degli attestati di prestazione energetica (EPC) per avviare la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori;
-e un’introduzione più ambiziosa e più rapida delle soglie di carbonio per tutta la vita nei nuovi edifici.
I punti migliorabili
Purtroppo, il testo adottato dal Parlamento non considera ancora la rilevanza dell’approccio del bilancio energetico, non includendo il valore g per gli elementi trasparenti dell’involucro edilizio negli Attestati di Prestazione Energetica (Allegato V). Inoltre, pur accogliendo con favore le nuove disposizioni sull’IEQ, sono necessarie metodologie più specifiche per i parametri dell’IEQ, in particolare per quanto riguarda la luce diurna, l’IAQ e il surriscaldamento.
Evitare gli errori passati
La necessaria introduzione dei requisiti LCA per i nuovi edifici influenzerà fortemente la futura progettazione degli edifici per i decenni a venire. Sarà quindi fondamentale che, mentre si migliorano le prestazioni energetiche e si riducano le emissioni di CO2 negli edifici, si affrontino contemporaneamente gli aspetti sanitari. Altrimenti, c’è il rischio di ripetere lo stesso errore degli edifici nZEB in cui la progettazione energetica è stata rafforzata, spesso a scapito della luce diurna e della mitigazione del surriscaldamento. È tempo di un approccio più olistico, che tenga conto di tutti i parametri costruttivi rilevanti.
Più ambizione, per favore
La posizione del Parlamento europeo rappresenta una solida base per i prossimi negoziati del trilogo e chiediamo a tutte le istituzioni dell’UE di garantire un risultato ambizioso. L’attuale EPBD non tiene sufficientemente conto dei parametri IEQ. Quindi le nuove disposizioni proposte dal Parlamento europeo devono riflettersi nella legislazione finale. Senza il giusto quadro legislativo, l’Europa non sarà in grado di trasformare il proprio parco immobiliare in uno che sia efficiente dal punto di vista energetico, decarbonizzato ma anche sano. I produttori europei di finestre, porte e facciate sono pronti a fornire il loro aiuto.
A cura di Ennio Braicovich