Dopo la tremenda alluvione in Romagna il premio Nobel Giorgio Parisi sottolinea come gli eventi estremi dipendano dalle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Per porre rimedio serve una reale transizione energetica a livello mondiale in cui ognuno – nazioni e singoli – faccia la propria parte. Anche noi possiamo essere parte attiva installando i ‘doppi vetri ‘ e i pannelli fotovoltaici.
In una bella intervista apparsa sul Corriere della Sera di venerdì 19 maggio, a cura di Alessandra Arachi, il premio Nobel Giorgio Parisi è intervenuto sui cambiamenti climatici e sugli eventi estremi come quello che ha devastato la Romagna.
Tutto a causa della CO2
Sono eventi, dice Parisi, cui dobbiamo abituarci perché dipendono dall’aumento della temperatura globale e l’umanità sta facendo pochino. La temperatura della terra aumenta perché aumentano le emissioni di CO2 originate dalla combustione dei combustibili di origine fossile: benzina, gasolio, petrolio, gas. Il che significa: riscaldamento negli edifici, trasporti, industrie. A causa della concentrazione della CO2 nell’atmosfera aumenta la temperatura ai poli. Cosi aumenta la circolazione di aria calda dai poli all’equatore e viceversa aumentando l’energia dell’atmosfera che si sfoga in eventi estremi come quello romagnolo. La soluzione al problema consiste in un piano mondiale che coinvolga assolutamente Cina e India, che insieme, evidenzia il premio Nobel, fanno metà della popolazione mondiale.
Doppi vetri e fotovoltaico contro eventi estremi
Anche l’Italia deve fare la sua parte attuando una transizione energetica reale passando dalle energie fossili alle energie rinnovabili. A livello delle nostre case si tratta di passare ai pannelli fotovoltaici e ai ‘doppi vetri’. Qualcuno dei nostri lettori magari sorriderà leggendo questa espressione da anni settanta e ottanta. Ovviamente si tratta di un’immagine figurata facilmente comprensibile a tutti ma anche piena di significati reali essendo ancora molto diffuse le finestre dotate di vetri a lastra singola. E’ ovvio che Parisi intendeva con doppi vetri i nuovi tipi di serramenti molto isolanti dotati di doppi vetri, e magari di tripli vetri. Grazie, prof. Parisi, per aver sottolineato a un giornale importante l’assoluta necessità della riduzione delle emissioni di CO2, del risparmio energetico grazie all’adozione di pannelli fotovoltaici e dei ‘doppi vetri’.
Chi è il nostro premio Nobel
Giorgio Parisi, 75 anni, ha vinto il premio Nobel per la fisica per il contributo «alla comprensione dei sistemi fisici complessi». Nato a Roma nel 1948, Parisi è professore emerito all’Università La Sapienza di Roma e ricercatore associato dell’Infn-Istituto nazionale di fisica nucleare. Fa parte della National Academy of Sciences degli Stati Uniti ed è vicepresidente dell’Accademia dei Lincei.
Ennio Braicovich
Immagine in alto tratta da Vigilfuoco