Il caro mutui causato dal rialzo continuo dei tassi di interesse della BCE sta allontanando i giovani dall’acquisto di un’abitazione. Praticamente i giovani che vogliono comprare casa si trovano una barriera molto alta a meno che non siano figli di ricchi o benestanti. E non si è fatto ancora sentire il peso dell’ultimo rialzo dei tassi di interesse della BCE.
Il caro mutui, determinato dai continui aumenti dei tassi di interesse della BCE, si fa sentire in maniera particolare a Milano e sta allontanando dalle compravendite soprattutto i giovani desiderosi di farsi casa. Peraltro, il mercato delle compravendite immobiliari nel capoluogo lombardo è il più attivo d’Italia. Una sua caduta determinerebbe delle ripercussioni poco piacevoli sull’edilizia e sulla serramentistica. Vediamo i dati raccolti dal giornalista Gino Pagliuca del Corriere della sera e pubblicati sulle pagine di Milano di sabato scorso.
Caro mutui a Milano
Grazie alla collaborazione con il broker mutuionline.it il giornalista ha potuto stabilire che l’importo medio dei mutui richiesti a Milano è pari a 189mila euro. La durata media dei mutui è di 25 anni, il che significa una rata mensile di 1000 euro. Un anno fa, ripeto un anno fa, era di 780 euro. Ossia + 28%. L’importo medio dei mutui milanesi di 189mila euro implica che i richiedenti debbano avere con sé la disponibilità di almeno altri 113mila più una provvista di denaro per i costi legati alla compravendita (costi d’agenzia, notaio, imposte, trasloco, arredi..). La cifra di 113mila euro nasce dal coefficiente Ltv, Loan to value, ovvero il rapporto tra cifra mutuata e valore del bene che è pari al 62,4%. Il Loan to value è un indicatore utilizzato dagli intermediari finanziari per valutare il rischio connesso all’erogazione di un mutuo.
Mutui sempre più cari
Alla fine, la situazione è tale che oggi chi accende un mutuo nel capoluogo lombardo possiede un reddito medio, come dice il titolo dell’articolo, pari a 3700€ al mese. Ossia quello di una coppia di impiegati di medio livello o di un single con ottime entrate. Praticamente i giovani che vogliono comprare casa si trovano una barriera d’ingresso molto alta a meno che non siano figli di ricchi o di benestanti. L’aumento del costo del denaro dello 0,25% deciso dalla BCE il 15 giugno presto determinerà nuove ricadute sui tassi di interesse applicati ai mutui. Inevitabili saranno allora le ricadute sulle attività edilizie legate alle compravendite non solo a Milano ma in tutta Italia.
Ennio Braicovich