In Commissione Ambiente della Camera il sen. Barbaro Claudio, sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, ha anticipato i contenuti del decreto di aggiornamento del decreto requisiti minimi in edilizia del 26 giugno 2015. Lo ha fatto rispondendo all’interrogazione a risposta dell’on. Ilaria Fontana del Movimento 5 Stelle. Possibili disposizioni che legano bonus fiscali all’installazione da parte di personale adeguatamente qualificato.
A che punto sono i lavori di aggiornamento del decreto requisiti minimi in edilizia? La domanda l’ha posta in Commissione Ambiente della Camera l’on. Ilaria Fontana al MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. La deputata del M5S voleva sapere se si è provveduto a revisionare i valori minimi di performance dei prodotti per la climatizzazione invernale, estiva e di produzione di acqua calda sanitaria. Il decreto è quello interministeriale del 25 giugno 2015 recante «Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici». Un decreto che ha rappresentato una pietra miliare per l’efficienza energetica in edilizia, come sanno tutti i progettisti. È stata una pietra miliare anche per i serramentisti che nel giro di qualche mese hanno dovuto adeguarsi alle nuove trasmittanze termiche richieste dal decreto.
Il futuro del decreto requisiti minimi
In commissione Ambiente della Camera il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica sen. Claudio Barbaro, FdI, ha confermato che è “in fase di condivisione lo Schema di Decreto interministeriale recante Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”. L’iter non è semplice. Il decreto requisiti minimi prevede il concerto con il Ministro delle infrastrutture e, per i profili di competenza, con il Ministro della salute nonché con il Ministro della difesa. Inoltre, a valle del processo, deve essere acquisito l’accordo della Conferenza unificata Stato-Regioni.
Obbligo di posatori qualificati per i bonus fiscali?
Barbaro ha annunciato che “lo schema di Decreto requisiti minimi introduce nuove disposizioni riguardanti i sistemi tecnici per l’edilizia, finalizzate a favorire l’installazione, ove possibile, delle tecnologie più efficienti, nonché a prevedere sistemi avanzati di regolazione e controllo”. La parola installazione fa subito venire alla mente il provvedimento di inspirazione europea che lega bonus fiscali per l’efficienza energetica a installazioni eseguite da personale qualificato. Si tratta dell’articolo 7 del D.Lgs. 48/2020 che recepisce la Direttiva UE/2018/844 sull’efficienza energetica in edilizia e che non ha mai trovato piena applicazione.
La 844 dietro il decreto requisiti minimi
Dietro il decreto in argomento, in effetti, vi stanno tre direttive: la direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, cosiddetta direttiva Epbd, da poco rivista, vedi news. Proprio la 844 impone agli Stati membri di legare aiuti finanziari (e fiscali) per le ristrutturazioni alla qualifica del personale che esegue l’installazione. L’argomento è decisamente caldo visto che è un provvedimento che tanti temono ma che tanti vorrebbero. E i tanti che lo vorrebbero sono gli oltre 10 mila posatori di serramenti qualificati sotto Accredia. E poi, non dimentichiamolo, ci sono pure i cappottisti qualificati, gli installatori di impianti termotecnici e così via.
Altre disposizioni in arrivo
Il nuovo schema di decreto requisiti minimi introduce anche una disciplina volta a favorire il benessere termo-igrometrico degli ambienti interni, la sicurezza in caso di incendi e la limitazione dei rischi connessi all’attività sismica. Inoltre, contiene anche disposizioni inerenti all’integrazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici negli edifici. Infine, aggiorna i requisiti per le pompe di calore alla luce del mutato approccio in ambito di Ecodesign, ove attualmente i requisiti sono definiti sul rendimento stagionale piuttosto che su quello nominale.
Ennio Braicovich