Ecco come la legge della Basilicata permette di rilevare i crediti fiscali da bonus edilizi per l‘efficientamento energetico. Il provvedimento ha avuto il recente via libera da parte del MEF, Ministero dell’Economia e Finanze
La Legge della Basilicata 16 luglio 2023, n. 20 varata per sbloccare i crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio sta facendo discutere. Anzitutto perché vuole risolvere un problema di rilievo per l’economia regionale. In secondo luogo perché una recente lettera del MEF, Ministero dell’Economia e Finanze indirizzata alla Presidenza del Consiglio non la ritiene anticostituzionale, come da noi riportato qui. In terzo luogo, perché altre Regioni, come la Puglia, la stanno studiando attentamente per poterla recepire in qualche maniera. Il problema del blocco è, come si sa, di natura nazionale.
La legge della Basilicata
Intitolata “Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio” è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 42 (Speciale) del 21 luglio 2023. Clicca qui per scaricarla. E’ entrata in vigore il quindicesimo giorno successivo dalla data della sua pubblicazione. Consta di cinque articoli. All’articolo 2 la Regione dichiara di favorire e promuovere l’acquisto di crediti fiscali da bonus edilizi da parte di propri enti pubblici economici regionali e/o società partecipate.
Bypassato il DL 11
La Regione Basilicata stabilirà i criteri per la valutazione della consistenza della capacità di compensazione annua mediante modello F24 degli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati non inclusi. Il tutto il Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11. L’ormai famoso DL blocca cessioni e sconto in fattura ha vietato alle Regioni e agli enti locali l’acquisto di crediti da Superbonus, Ecobonus e Bonus Casa. Il divieto però non riguarda alcune società partecipate o di diritto privato che dipendono dagli enti locali.
Accordo con l’Agenzia delle entrate
Nella lettera il MEF suggeriva all’ente regionale di prendere contatto con l’Agenzia delle entrate per “valutare le capacità dei suddetti enti di assorbire i crediti acquistati”. I suddetti enti sono per l’appunto le società partecipate o di diritto privato che dipendono dalla Regione. Dopo il confronto con l’Agenzia, la Regione Basilicata si propone di far conoscere le possibilità offerta dalla legge e di istituire un servizio apposito di assistenza per le imprese. L’entità dei crediti fiscali bloccati era stata evidenziata dal presidente regionale Vito Bardi che ha affermato che ”In Basilicata solo con il Superbonus sono stati fatti lavori per oltre un miliardo di euro, secondo i recenti dati disponibili.” La cifra sale ancor di più se si includono anche i crediti bloccati derivanti da Ecobonus e Bonus Casa.
EB