Per combattere il diffuso sistema dei ritardati pagamenti tra le imprese, la Commissione propone un Regolamento che vincola imprese e pubblica amministrazione a rispettare il termine massimo di 30 giorni. Il provvedimento avrà subito valore di legge appena pubblicato nella Gazzetta dell’Unione.
Il problema del ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali tra le imprese, e tra le pubbliche amministrazioni e le imprese, specie le PMI, è così grave che la Commissione ha deciso di prenderlo di petto emanando un Regolamento ad hoc. Il provvedimento sostituirà l’attuale direttiva sui pagamenti che si è rivelata poco efficace.
Perché pagamenti in ritardo
Nell’UE, in media, una fattura su due nelle transazioni commerciali viene pagata in ritardo (o non viene pagata affatto). I ritardi di pagamento aumentano in tempi di crisi e turbolenze economiche. Le PMI, che fanno affidamento su flussi di cassa regolari e prevedibili per operare, sono più vulnerabili al rischio di essere pagate in ritardo e ai suoi effetti dannosi. Non a caso un fallimento su quattro è causato da gravi ritardi nei pagamenti.
Per affrontare questo problema, la Commissione propone oggi un nuovo regolamento sulla lotta ai ritardi di pagamento, che rivede la direttiva esistente dal 2011. Questa revisione mira a garantire equità nelle transazioni commerciali, aumentare la resilienza delle PMI e delle catene di approvvigionamento, favorire un uso più diffuso della digitalizzazione e migliorare l’alfabetizzazione finanziaria degli imprenditori.
Oggi la situazione
Attualmente la direttiva esistente prevede un termine di pagamento di 30 giorni per le transazioni B2B. Tuttavia, questo può essere esteso a 60 giorni o più “se non gravemente ingiusto nei confronti del creditore”. In pratica, l’assenza di un termine massimo di pagamento effettivo e l’ambiguità nella definizione di “gravemente ingiusto” nella Direttiva hanno portato a una situazione in cui sono diffusi termini di pagamento di 120 giorni o più, specie per i creditori più piccoli.
In futuro
La nuova proposta di regolamento razionalizza ora le disposizioni attuali e introduce un unico termine massimo di pagamento di 30 giorni per tutte le transazioni commerciali, comprese quelle B2B e le transazioni tra autorità pubbliche e imprese. Questo termine sarà lo stesso in tutta l’UE. Per finalizzare il provvedimento la Commissione dovrà concordare i dettagli del futuro Regolamento con il Parlamento europeo e il Consiglio.