Nella prima parte dell’inchiesta abbiamo constatato la titubanza e le perplessità di molti rivenditori nei confronti del bonus 75% per le porte per interni. Nella seconda parte vedremo che molte opportunità si stanno aprendo. Il che fa presumere che il 2024 e il 2025 potrebbero essere gli anni del decollo delle porte per interni. Sempre che non intervengano cambiamenti normativi.
Seconda parte
Sconto in fattura per le porte per interne al 75%? Ebbene, anzitutto una importante notizia di servizio che ci viene dall’ing. Dario Poletti, responsabile tecnico di Anfit, l’associazione nazionale per la Tutela della finestra Made in Italy. Come forse noto, da tempo l’associazione ha firmato una convenzione (che gestisce direttamente) con Banca Intesa e Credit Agricole. Il tramite è Deloitte, società consulente per l’acquisto di crediti fiscali da bonus edilizi che si appoggia per le asseverazioni alla piattaforma Xevera. Spiega Poletti: “Finalmente dopo settimane di attesa, la piattaforma Xevera si è aperta anche agli interventi di sostituzione di porte per interni. Era questa la richiesta di parecchi rivenditori di serramenti che già si avvalgono dei nostri servizi per le finestre e che li volevano estendere anche alle porte. Ora chi passa attraverso Deloitte per accedere allo sconto in fattura sa che potrà avvalersi finalmente di Xevera per le necessarie asseverazioni”. Globalmente parlando, però, come visto nella prima parte dell’inchiesta, i rivenditori che applicano sconto e cessione dei crediti sono una minoranza. Poletti conferma il dato dalla sua angolatura
Le finestre trainano le porte per interni
Tuttavia vi sono opportunità che stanno emergendo dal mercato. Ce lo evidenzia Giovanni Ricci di Mikaline, società di consulenza direzionale e di ricerca di mercato che interviene su molteplici settori tra cui anche quello dei rivenditori. Ricordiamo che in primavera un’indagine di Cosmoserr e Mikaline Research su 600 rivenditori rivelò più della metà dei rivenditori non aveva allora l’intenzione di proporre o accettare il bonus 75%. Da allora la situazione è cambiata ma non più di tanto. Però c’è del nuovo. Ricci ci illustra quanto emerge da un’indagine preliminare su un campione di oltre 30 rivenditori. “Dall’indagine è emerso un fatto nuovo, decisamente interessante: l’elemento ‘porta’ sta facendo da traino ma è anche trainata dal bonus 75%. Sembra paradossale ma è così. Proprio il fatto che per accedere al bonus barriere ci debba essere un progetto da asseverare, porta a due conclusioni”.
e le porte per interni trainano le finestre
“La prima conclusione è che, se devi cambiare gli infissi e sfruttare il bonus 75%, ti è necessaria l’asseverazione. E allora ci puoi mettere tranquillamente anche le porte. La seconda conclusione è che, se a me rivenditore vieni a chiedere le porte con il bonus 75% ‘stand alone’ non te lo faccio perché sarebbe troppo sbattimento. Tuttavia, se ci metti dentro pure gli infissi, allora sì che te lo faccio. Tutti i rivenditori che ho sentito in questi giorni mi hanno detto che oggi, paradossalmente, stanno vendendo più porte (come mai prima) proprio per questa ragione”.
Questa osservazione di Ricci è decisamente interessante, che rivela quasi un gioco di squadra tra porte e finestre, e cambia l’ottica con cui finora è stato affrontato il problema.
Calcoli alla mano
In ogni caso la formazione si rivela necessaria. Lo evidenzia Paolo Ambrosi di AmbrosiPartner: “I serramentisti e i rivenditori “delle finestre” all’inizio hanno dovuto formarsi, hanno studiato, sofferto e si sono dovuti strutturare assumendo personale, segretarie, geometri…. Certo, è fatica ed impegno. Tuttavia, siamo di fronte ad un’opportunità unica che dovrebbe durare ancora per i prossimi due anni, se il Governo non cambia idea”.
A sostegno di questa tesi Ambrosi propone anche un ragionamento economico: “Avendo a riferimento i prezzi del prezzario DEI, una porta laccata colorata è valutata 742,80€. Ci aggiungiamo, e vado a spanne, circa 200€ per rilievo misure, smontaggio vecchie porte, smaltimento, tiraggio al piano, posa delle nuove. Di fatto con il bonus 75% mi posso permettere una bella signora porta al prezzo di una in laminato. Se, poi, il cliente va in detrazione diretta, si potrà prendere quello che desidera. A mio avviso è una facilitazione di grande attrazione soprattutto per chi produce e vende porte alto di gamma”.
Calcoli alla mano, sotto il bonus 75% le porte per interni si rivelano decisamente prodotti di grande interesse. Il 2024 dovrebbe essere finalmente il decollo del settore sotto la stella del bonus 75%.
(continua con la Parte terza: La classifica dei produttori di porte per interni)
Qui la Prima Parte Porte per interni. Inchiesta: Bonus 5% cercasi