Il 2° Rapporto Federproprietà-Censis «La casa nonostante tutto» mostra un paio di sorprese decisamente positive e sono le opinioni degli italiani sulla classe energetica delle abitazioni e sulla Direttiva Case Green. Insomma, la casa nonostante tutto, rappresenta per tante ragioni il bene rifugio per eccellenza, anche in prospettiva verde.
Quali sono le opinioni degli italiani sulla classe energetica delle abitazioni? e sulla tanto discussa Direttiva Case Green? Le rivela il 2° Rapporto Federproprietà – Censis che abbiamo presentato qui e che ha l’obiettivo di misurare se e come la casa per gli italiani continui ad operare come fonte di sicurezza.
La classe energetica
Il Rapporto rivela che gran parte dei futuri acquirenti di una abitazione considera la classe energetica come uno dei requisiti alla base delle scelte immobiliari. Infatti, il 64,6% degli italiani include tra i requisiti fondamentali per un futuro acquisto di casa la classe energetica. Praticamente due terzi dei nostri connazionali. La classe energetica è un fattore discriminante per l’acquisto in misura maggiore tra i più giovani (66,1% tra i 18-34enni), meno tra i più anziani (61,5% tra 65enni e oltre), nelle regioni del Nord-Ovest (65,6%) e del Sud e isole (67,3%) piuttosto che nel resto d’Italia (60,9% al Nord-Est e 62,2% al Centro).
Emerge con forza
Sono numeri molto significativi, probabilmente il frutto del gran battage che si è creato in questi ultimi tre anni nella nostra società, nelle imprese, nei condomini e nelle famiglie, attorno all’efficienza energetica degli edifici e al Superbonus. Credo che sia la prima volta che questo aspetto emerge con tale forza. In fondo, la certificazione energetica esiste da quasi vent’anni risalendo all’ “attestato di certificazione energetica o di rendimento energetico dell’edifici” introdotto dall’art.2 D.lgs 192/2005.
Sì alla Direttiva Casa green
L’altro dato che ritengo positivo è l’atteggiamento verso la cosiddetta Direttiva Case Green, (vedi qui le ultime novità). Anche questo dato è decisamente sorprendente tenendo conto della campagna mediatica scatenata contro nei primi mesi dell’anno. Il Rapporto evidenzia che la Direttiva Case Green sembra aver fatto presa sull’opinione pubblica. Ne sono al corrente quasi tre quarti degli italiani (73,3%), il 77,1% di chi vive al Nord-Ovest (a fronte del 68,9% di chi risiede al Sud e nelle Isole e oltre il 74,0% di chi risiede al Nord-Est e nelle regioni del Centro) e il 75,6% degli abitanti dei comuni con maggiore ampiezza demografica (da 100.000 a oltre 500.000 abitanti. Il grado di conoscenza è, infine, maggiore tra i proprietari (75,0%) rispetto a chi non lo è (66,6%). Sotto il profilo socioculturale, sono gli uomini più delle donne a essere informati al riguardo (77,8% contro il 69,1%), i laureati (75,8%) di chi ha al più la licenza media (62,1%) e le famiglie più abbienti (85,7% con reddito oltre 50.000 euro contro 67,8% con reddito fino a 15.000 euro).
Positiva per il 51%
Per oltre il 50,0% degli italiani (51,1%) la direttiva è un fatto positivo, poiché prevede una serie di interventi necessari per ridurre l’inquinamento e per un ulteriore 40,1% per il risparmio energetico che ne conseguirà (tab. 5). Solo l’8,1%, ritiene che dalla realizzazione degli interventi previsti si origini un incremento del valore delle abitazioni. Ad un tempo, oltre un quinto di italiani (22,0%) teme che la sua applicazione possa tradursi in un ulteriore aggravio dei già onerosi costi di gestione degli immobili. Curiosamente solo il 16,3% dei proprietari prevede che gli interventi non siano economicamente sostenibili perché costosi.
Si teme la devalorizzazione
Tuttavia il 10,7%, infine, è preoccupato per un eventuale crollo dei prezzi delle case, dove non saranno fatti gli ammodernamenti. Pressoché all’unanimità (90,2%) gli italiani concordano sulla necessità che gli interventi siano accompagnati da aiuti economici dello Stato ai proprietari nella forma di detrazioni, incentivi o eventuali altre misure di sostegno. Non sarà ovviamente più il Superbonus ma una forma robusta di incentivi. Così si augurano gli italiani.
Ennio Braicovich
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