La fiera dell’R+T è stata un’occasione straordinaria per la promozione del Made in Italy delle chiusure tecniche (porte, portoni, motorizzazioni). Nei due padiglioni 8 e 10 le 72 aziende italiane partecipanti superavano per numero quelle tedesche e delle altre nazioni. Punta di diamante del settore è stata la presenza di Acmi, associazione nazionale chiusure tecniche, che ha organizzato una riuscita collettiva con il supporto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
R+T 2024 di Stoccarda, appena conclusasi, vedi news, non è stata solo la fiera della protezione solare e dei tessuti tecnici ma anche il punto di incontro mondiale per le chiusure tecniche. Un variegato settore che raggruppa porte, portoni, cancelli, porte da garage, serrande, motorizzazioni, e che ha trovato espressione nei padiglioni 8 e 10. Qui 199 espositori da tutto il mondo hanno presentato le loro innovazioni attirando potenziali clienti dall’Europa, Medio Oriente, Africa, Americhe e anche Australia. Prime per numero di presenze le aziende italiane (72), seguite da quelle tedesche (50), le turche (14), le beghe (9), le olandesi (5) e via dicendo. Senza contare le asiatiche confinate in un padiglione a parte.
Chiusure tecniche Made in Italy
Punta di diamante del settore la presenza di Acmi, associazione nazionale chiusure tecniche, che ha organizzato una riuscita collettiva con 20 co-espositori, sotto l’egida di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Altre 5 socie Acmi erano però presenti singolarmente nei due padiglioni di riferimento.
Così l’ing. Nicola Fornarelli, presidente di Acmi, riflette a fine evento: “Si è dovuto aspettare sei anni per ritrovarsi nuovamente all’edizione di R+T 2024 e l’attesa non ha tradito le aspettative! È innegabile che la manifestazione di Stoccarda ha, per il nostro settore merceologico, una dimensione internazionale che l’annullamento del 2021, causa Covid, non ha assolutamente scalfito sia in termini di espositori che di visitatori qualificati”.
Elevata soddisfazione
Quanto ai risultati di questa presenza Fornarelli aggiunge prudentemente: “I risultati di quanto seminato a Stoccarda si vedranno nei prossimi mesi. La soddisfazione dei nostri soci espositori è stata molto alta e altrettanto si può dire per tutte le 72 aziende italiane presenti che in numero hanno abbondantemente superato quelle tedesche. Il sentimento comune alla fine della manifestazione è stato un sicuro arrivederci al 2027”. Il che probabilmente la dice lunga sui riscontri già ottenuti in fiera.
Una Collettiva effervescente
Formidabile punto di aggregazione a R+T 2024 è stata la Collettiva che ha ospitato 20 Co-Espositori in una superficie di circa 1.200 mq suddivisa in 4 isole espositive. All’interno di esse, l’associazione ha ricavato un’area di 280 mq adibita all’accoglienza dei soci e dei loro clienti in visita alla Fiera, un posto ideale in cui fare incontri di affari, networking o, semplicemente, una pausa tra colleghi. L’area hospitality ha inoltre accolto, per tutta la durata della manifestazione, gli ospiti Acmi mettendo loro a disposizione un open bar e offrendo il pranzo di lavoro ad oltre 200 persone al giorno. “E’ impressionante il numero di ospiti che ha frequentato la nostra agorà in questi giorni e sono molto contento della soddisfazione espressa dai nostri soci che hanno confermato di aver avuto positivi contatti di affare e relazioni molto positive.”
CaseItaly alla ribalta
Nell’ambito della promozione del prodotto italiano la Collettiva Acmi ha ospitato, vedi news, una nuova iniziativa di CaseItaly (Finco, Acmi, Anfit, Assites e Pile). In un convegno tenutosi alla presenza del Console generale d’Italia a Stoccarda, Massimiliano Lagi, e dei funzionari ICE, ha presentato CaseItaly Expo. progetto di fiera nazionale per il settore dei componenti tecnici dell’involucro edilizio che si terrà a Bergamo nel febbraio del 2025. La promozione del Made in Italy ha bisogno di nuovi strumenti.
EB