Dalle analisi del Gruppo di intermediazione immobiliare Tecnocasa emerge che aumentano gli acquisti di abitazioni in classe energetica alta, A e B. Tuttavia, rimane elevatissima la quota di acquisti di classi energetiche basse, F e G, che tocca il 70%, pur scendendo di quasi tre punti percentuali rispetto al 2023.
Come vanno le compravendite di abitazioni in classe alta, A e B? E per converso, che succede con gli acquisti di abitazioni nelle peggiori classi energetiche, F e G? Sono le due domande che hanno guidato gli analisti di Tecnocasa, società di intermediazione immobiliare che hanno studiato le compravendite effettuate nel 2024 attraverso le agenzie del Gruppo.
Classe energetica alta
Dalle analisi emerge che gli acquisti di abitazioni in classe energetica elevata (A e B) che si attestano al 7,8% sul totale delle compravendite. Nel 2023 tali acquisti si fermavano al 6,5%. Sono dati che confermano sostanzialmente quanto attesta il recente V Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, realizzato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI). Tale rapporto, che però riguarda il 2023, è stato redatto sulla base degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) registrati nel sistema informativo SIAPE.

Le altre classi energetiche
Le classi energetiche intermedie (C-D-E) compongono il 22,2% delle compravendite Tuttavia la maggior parte degli scambi riguarda classi energetiche basse (F-G) che si attestano al 70,0%. Come attesta la rilevante area rossa del grafico qui sopra. La quota di acquisti di abitazioni in classe energetica C, D ed E è in crescita rispetto a quella registrata nel 2022, mentre scende la quota di acquisti di classi energetiche basse, dal 72,7% al 70%. Scendono, quindi, le compravendite di abitazioni nelle peggiori classi energetiche, F e G, ma non come probabilmente sarebbe desiderabile. Anche alla luce del prossimo arrivo della Direttiva EPBD alias Case Green che impone la discesa delle classi energetiche delle abitazioni.
EB