Il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia realizzato per il secondo trimestre 2023 rivela prezzi in calo e difficoltà nel reperimento di mutui. Le prospettive sono in forte peggioramento, e gli agenti prefigurano un calo dei prezzi di vendita. L’indagine, che nasce dalla collaborazione tra Agenzia delle entrate, Banca d’Italia e Tecnoborsa, si basa sulle interviste di quasi 1500 agenti immobiliari.
Il mercato delle abitazioni in Italia mostra crescenti segnali di sofferenza. Anche nel secondo trimestre dell’anno come fu nel primo e nell’ultimo trimestre del 2022. Lo testimoniano i dati del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia realizzato sulla base delle interviste di 1455 agenti immobiliari effettuate dal 19 giugno al 19 luglio 2023. Qui puoi scaricare il rapporto del secondo trimestre, frutto della collaborazione tra Agenzia delle entrate, Banca d’Italia e Tecnoborsa.
Prezzi in calo delle abitazioni
Tra gli agenti immobiliari sono sempre più diffusi i giudizi di un calo dei prezzi delle abitazioni. La domanda si conferma debole, come evidenziato dal deterioramento dei giudizi relativi al numero dei potenziali acquirenti. Lo sconto medio sui prezzi e i tempi di vendita sono lievemente aumentati rispetto a quelli rilevati nel primo trimestre dell’anno. Gli agenti immobiliari segnalano che gli acquirenti mostrano crescenti di difficoltà nel reperimento del mutuo. Tali difficoltà sono al massimo dal 2014. I continui aumenti dei tassi di interesse sul costo del denaro decisi dalla BCE producono purtroppo il loro effetto.
Affitti in crescita
Nel mercato degli affitti i canoni sono indicati in aumento e gli agenti si attendono ulteriori rialzi anche nel trimestre in corso. Le valutazioni prospettiche sugli andamenti complessivi del mercato immobiliare segnano un deciso peggioramento, con riferimento sia al trimestre in corso, per il quale prevalgono aspettative di riduzione dei prezzi di vendita, sia su un orizzonte biennale. Prosegue la discesa delle attese di inflazione degli agenti. In media le attese degli agenti immobiliari sull’inflazione al consumo in Italia nei prossimi 12 mesi si sono ridotte al 6,0 per cento (dal 7,0 nella rilevazione precedente)
Effetti del blocco della cessione del credito
Ma vi è anche un giudizio inatteso. Riguarda gli effetti del DL 11 che aveva chiuso a febbraio cessione del credito e sconto in fattura per Superbonus, ecobonus e altre agevolazioni in edilizia. Gli agenti confermano un complessivo effetto negativo delle modifiche governative al ‘Superbonus’ (in particolare i vincoli posti alla cedibilità del credito) sul numero di potenziali acquirenti e sui prezzi di vendita nel corso del 2023. In pratica, le modifiche al ‘Superbonus’ continuerebbero ad attenuare domanda e prezzi di vendita.
In conclusione, i risultati del Sondaggio presso i circa 1500 agenti immobiliare non fanno altro che confermare da un’altra angolazione quanto già emerso dalle “Statistiche trimestrali” dell’ Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il primo trimestre del 2023. Il vento sul mercato delle abitazioni è cambiato e prima che torni a soffiare nella direzione giusta ci vorrà tempo.
EB