Se ne è andato a 83 anni Hans Oberrauch, il fondatore della maggiore azienda di serramenti della penisola. Da semplice falegname di Auna di Sotto, alle porte di Bolzano, a imprenditore di successo alla testa di un’azienda tra le prime in Europa e amante dell’arte contemporanea e collezionista.
Hans Oberrauch, imprenditore di successo nel mondo del serramento, ci ha lasciati a 83 anni. Era il presidente di Finstral. Oggi pomeriggio, ad Auna di Sotto/Unterinn, a pochi chilometri sopra Bolzano, una folla immensa e commossa lo ha accompagnato nell’ultimo viaggio terreno.
Il falegname Hans Oberrauch
Quella di Hans è una storia tutto sommato semplice, fatta di piccoli passi che, giorno per giorno, con la costanza e la pazienza di chi abita e vive le montagne, costruisce a partire da un piccolo borgo altoatesino una realtà europea nel mondo del serramento. Con un grande vantaggio: era cavallo di due terre, culture e mercati. Era il 1969 quando Hans con l’amico Max Lintner, entrambi falegnami, fondano la loro piccola azienda. Adagio adagio, il mercato riconosce il loro valore. Anche quando abbraccia il PVC, allora tecnologia innovativa.
Una solida azienda
E, giorno dopo giorno, l’azienda si consolida e cresce. Si impone in Alto Adige e poi in Italia come produttore di serramenti di riferimento. Finstral oggi significa una solida azienda di 14 stabilimenti produttivi di cui otto in Italia, 1600 dipendenti e un fatturato attorno a 300 milioni di euro. Un’azienda che dal granulo di PVC e dal vetro e da tanti altri componenti ricava finestre che si sono imposte in mezzo continente. E che al PVC d’origine ha saputo aggiungere opportunamente l’alluminio e il legno, nonché la produzione di vetri isolanti.
Arte e finestre
Di Hans piacevano la modestia e una certa ritrosia ma anche lo sguardo acuto e le osservazioni sempre penetranti. E una passione abbastanza riservata: era collezionista d’arte contemporanea. Una volta quando scoprii questo amore per l’arte mi disse: “Non le sembrerà vero ma dalle finestre all’arte il passo è breve. Entrambe ci permettono di scrutare l’orizzonte. E a volte, oltre l’orizzonte”. Chapeau!
Ennio Braicovich