Dal Consiglio dei Ministri il via libera al decreto sul Pnrr. Stop totale a sconto in fattura e cessione dei crediti derivanti da tutti i bonus edilizi. La forte protesta di Ance e delle associazioni dell’edilizia, dell’artigianato, dell’industria e dei consumatori. Brancaccio, Ance: “Si è deciso di affossare famiglie e imprese”. Protesta pure Confartigianato
Addio allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti da bonus edilizi. Il Governo ha deciso nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri di bloccare totalmente lo sconto in fattura e la cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi. L’unica eccezione è rappresentata dagli interventi per i quali è già stata depositata a Cila. Allo stesso tempo il Governo ha deciso di bloccare l’acquisizione dei crediti fiscali da parte di Regioni e Province. Il ministro dell’Economia e Finanze Giorgetti spiega così la mossa del Governo: “Ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici”.
Contro lo stop le prime proteste
In una prima protesta Federica Brancaccio, presidente Ance, dichiara sulla sua pagina Facebook: “Se, come sembra in queste ore, il Governo bloccherà per sempre la cessione di nuovi crediti da bonus senza aver individuato prima una soluzione per sbloccare quelli in corso vorrà dire che si è deciso di affossare famiglie e imprese in nome di non si sa quale ragion di Stato.”
Protesta pure Confartigianato. “Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti”. Così il presidente di Confartigianato Marco Granelli commenta il decreto legge sulla cessione dei crediti approvato oggi dal Governo.
“Quello che sta avvenendo in questi minuti è talmente grave che non l’avrei immaginato nemmeno nel mio peggiore incubo. Domani mattina tantissime imprese non usciranno con i furgoni a lavorare“ afferma un preoccupatissimo Dario Costantini, presidente di CNA, a La Repubblica.
Prontamente protesta pure Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo: “Per decreto, nel giro di poche ore, il governo si è assunto la responsabilità di mettere in ginocchio imprese e famiglie, con una decisione davvero incomprensibile e per di più in contrasto con gli obiettivi di efficientamento energetico fissati per il 2030″. E aggiunge: ““Bloccare in un batter d’ali la cessione di nuovi crediti significa tirare il freno a mano all’edilizia e a tutto il suo indotto di cui il Governo, ancor meglio di noi, credo conosca il valore in termini di Pil. Basti pensare che, nella filiera del legno-arredo che FederlegnoArredo rappresenta, ben 3 associazioni – Assolegno, Assotende, Edilegnoarredo– saranno colpite dalla misura”.
Per la protesta di Finco clicca qui
Qui le posizioni di Anfit e Unicmi che stigmatizzano duramente la misura e chiedono il ripristino della cessione dei crediti e dello sconto in fattura