Da aprile l’azienda piemontese, membro del Gruppo AlSistem, utilizzerà solo alluminio da riciclo all’85% per i propri sistemi per serramenti aggiungendo un altro anello alla catena della sostenibilità che persegue con caparbietà da dodici anni.
Fresia Alluminio annuncia che dal 1° aprile per i profili dei propri sistemi per serramenti utilizzerà solo billette Ecoal contenenti almeno l’85% di alluminio da riciclo. Le fornirà la società Deral del Gruppo Estral, una fonderia specializzata nella produzione di billette.
Alluminio da riciclo all’85%
Grazie allo sviluppo dei processi di lavorazione e cernita dei rottami di profilati eseguiti direttamente all’interno dello stabilimento di Manerbio, Deral è in grado di fornire billette di alluminio contenenti almeno l’85% di materiale riciclato. La conferma del contenuto avviene attraverso la cosiddetta asserzione ambientale autodichiarata che è stata convalidata dal TÜV Nord.
Emissioni di gas a effetto serra
Altro dato interessante fornito è il contenuto di emissioni di gas a effetto serra GHG che è pari a 0,25 kg di CO2 equivalente per ogni kg di alluminio prodotto nello stabilimento Deral di Manerbio. Si tratta di una cifra molte decine di volte inferiore alle emissioni GHG dell’alluminio primario. In sostanza quel numerino attesta la cosiddetta impronta carbonio: più basso è, e meglio è per il pianeta. Non trascurabile pure è il fabbisogno di energia necessaria per fondere il rottame in billette che è il 95% in meno di quella necessaria per ottenere l’alluminio primario. Infine, è importante la rassicurazione del produttore circa la composizione chimica della lega che rimane sempre la 6060, quella tipica per i profilati per edilizia. Il che significa mantenimento delle proprietà chimico-fisiche e meccaniche della 6060 ottenuta da primario.
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Alluminio da riciclo, ben 12 anni fa
“E’ una scelta in linea con i tempi e che rappresenta un’altra tappa del percorso di sostenibilità che noi abbiamo intrapreso da 12 anni – è il commento di Valentino Fresia –. Allora sviluppammo i sistemi Planet Neo per serramenti i cui profili contenevano una certa quantità di alluminio secondario, cioè proveniente da riciclo”. A quell’epoca l’utilizzo di alluminio da riciclo era una singolarità comprensibile ma pur sempre una singolarità nel panorama dei serramenti in alluminio. Ancor più incomprensibile ai molti era allora la Dichiarazione Ambientale di prodotto EPD, Environmental Product Declaration di cui si fregiò Fresia Alluminio. E poi arrivarono anche le barrette di poliammide riciclato a completare l’opera.
I CAM spingono l’alluminio da riciclo
E infine venne per l’edilizia il decreto sui Criteri Ambientali Minimi, i CAM, che raccomandava e raccomanda altamente l’utilizzo di materiali da riciclo e le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto negli appalti pubblici in un’ottica di economia circolare. E con il PNRR ora di appalti pubblici se ne faranno parecchi. Comprensibilmente Fresia Alluminio continua a mantenere l’EPD per otto sistemi per serramenti, una certificazione conforme alla ISO 14025 e alla EN 15804 rilasciata dall’ International EPD System. Il tutto trova una consacrazione economica all’interno del Prezzario opere pubbliche di Regione Piemonte. La Sezione 30 del volume contempla i prodotti CAM. La voce 30.P05.C00 è relativa ai serramenti in alluminio. I quali dovranno essere realizzati con profili in alluminio da riciclo, astine in poliammide riciclato e dotati di dichiarazione o certificazione ambientale di prodotto come richiesto dal D.M. 23 giugno 2022 paragrafo 2.5. Ovvero il decreto CAM per l’edilizia.
Ennio Braicovich