Cogliamo l’occasione del 5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente, per ripensare il nostro modo di vivere e lavorare all’insegna della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’ambiente. Non facciamone ricorrenze e commemorazioni ma facciamo in modo da cambiare noi anzitutto e la nostra azione nei luoghi di lavoro e nelle nostre attività.
Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente istituita dalle Nazioni unite nel 1972. Il 5 giugno è l’appuntamento promosso dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per sensibilizzare governi e opinione pubblica sui temi della tutela e della salvaguardia della Terra. Sono questi anni drammatici per l’ambiente a causa di molteplici emergenze. Anzitutto la terra si sta riscaldando molto rapidamente a causa delle emissioni nell’atmosfera di gas clima alteranti. In particolare la CO2, gas prodotto dalla combustione delle energie fossili, gas e petrolio, impiegate nel riscaldamento e condizionamento degli edifici, nei trasporti e nelle attività industriali. L’edilizia moderna può fare molto in merito per ridurre moltissimo le emissioni di CO2.
Un ambiente aggredito da più fattori
Tra i fattori di aggressione all’ambiente vi è anche l’inquinamento insensato di aria, terra e acqua. Occorre spingere ancor più l’acceleratore sull’economia circolare e sul riciclo (qui l’ultima notizia in merito e che riguarda il settore dei serramenti). L’Italia, dice il WWF, è il peggior inquinatore del Mediterraneo.
Altro fattore aggressivo sul nostro mondo è la perdita di habitat e di suolo. Secondo le cifre dell’ONU un milione di speci animali e vegetali sono a rischio di estinzione. Il consumo di suolo per l’Italia è un dato drammatico visto che ogni anno si perde suolo per una superficie pari all’area del comune di Roma.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, casa, famiglia, lavoro, attività sociali, può fare qualcosa di utile per sè e gli altri, le future generazioni anzitutto. Insomma il mondo è nelle nostre mani come dimostra la foto che abbiamo scelto per la copertina.