E’ entrato in vigore il 15 aprile il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 14 febbraio 2022 “Definizione dei costi massimi specifici agevolabili, per alcune tipologie di beni, nell’ambito delle detrazioni fiscali per gli edifici”.
E’ applicabile a partire dal 15 aprile ai fini del calcolo della congruità dei prezzi per alcune categorie di prodotti utilizzabili negli interventi di Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazione e Bonus Facciate.
Quale è lo scopo del Decreto Costi Massimi
Il provvedimento definisce i costi massimi specifici agevolabili ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese di cui all’articolo 119, comma 13, lettera a) e all’articolo 121, comma 1-ter, lettera b), del decreto-legge n. 34 del 2020. In questo modo il Governo ha definito i costi massimi agevolabili per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici in coerenza con i massimali specifici utilizzati finora e contenuti nell’Allegato I del DM 6 agosto 2020. Il fine è anche evitare fenomeni di frodi ai danni dell’erario.
Dove sono presentati i costi massimi?
I costi massimi specifici sono contenuti nell’Allegato A del Decreto (vedi Allegato a fondo pagina). Essi si considerano “al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni”.
A che cosa e dove si applicano i costi massimi?
Si applicano a tutti i beni contenuti nell’Allegato A e utilizzati negli interventi di Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazione, Bonus Facciate, Sismabonus, installazione di colonnine elettriche e di impianti fotovoltaici.
Quali sono le tipologie di intervento previste?
Sono:
-Riqualificazione energetica
-Strutture opache orizzontali: isolamento coperture e isolamento pavimenti
-Strutture opache verticali: isolamento pareti perimetrali
-Sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi
-Impianti a collettori solari
-Impianti di riscaldamento con caldaie ad acqua a condensazione e/o generatori di aria calda a condensazione
-Pompe di calore
-Generatori di calore alimentati a biomasse combustibili
-Impianti di produzione di acqua calda sanitaria con scaldacqua a pompa di calore
– Installazione di tecnologie di building automation
Quali costi sono esclusi?
Sono:
-IVA
-prestazioni professionali
-opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni, quali l’allestimento del cantiere e la messa in sicurezza.
Quali costi sono inclusi?
Li hanno specificati le FAQ di Enea e del Ministero della Transizione energetica (MITE): i costi indicati nell’Allegato A sono riferiti all’insieme dei beni che concorrono alla realizzazione delle tipologie di intervento sopra elencate.
Quale esempio?
Ecco qualche esempio non esaustivo:
– Infissi: la fornitura di infisso, telaio, controtelaio, celetto, cassonetto, tapparella, rullo avvolgibile, avvolgitore, persiane e, ove previsto, componentistica dell’impianto elettrico, etc.;
–Schermature solari e/o ombreggiamenti mobili: la fornitura della schermatura solare e/o ombreggiante, il sistema di montaggio e, ove previsto, la componentistica dell’impianto elettrico, etc.;
-Impianti solari termici: la fornitura del pannello solare, sistema di montaggio, serbatoio di accumulo, componentistica dell’impianto idraulico e, ove previsto, dell’impianto elettrico, i sistemi di pompaggio, etc..
Qui di seguito puoi scaricare l’allegato A
(continua)