Siamo stupiti e preoccupati per il possibile aumento della ritenuta di acconto dall’8% all’ 11% contenuto nella prima versione della Legge di Bilancio 2024, dichiara Fabio Gasparini, presidente Assites, l’associazione italiana tende, schermature solari e chiusure tecniche oscuranti
Assites, l’associazione italiana tende, schermature solari e chiusure tecniche oscuranti si associa alle proteste delle associazioni del mondo dell’edilizia per il possibile aumento della ritenuta di acconto dall’8% all’ 11% contenuto nella prima versione della Legge di Bilancio 2024, vedi news.
Lo stupore di Assites
“Rimaniamo stupiti, esordisce Fabio Gasparini, presidente Assites. Come associazione avevamo responsabilmente compreso, sia pure a malincuore, la rimodulazione e le limitazioni al ribasso dei bonus fiscali per le costruzioni, dichiarandolo per bocca della Presidente Carla Tomasi di Finco – Federazione di cui siamo parte – anche in sede di riunione presso la Presidenza del Consiglio in Sala Verde di Palazzo Chigi qualche giorno fa”, vedi news.
Drenaggio di liquidità
“Ma qui -aggiunge il presidente – siamo di fronte a un accanimento neanche più giustificato dall’esigenza di evitare l’evasione dacché, da quattro anni a questa parte, vi è la fatturazione elettronica. Si tratta in sostanza di un drenaggio di liquidità da parte dell’Erario al quale le imprese dovranno anticipare di fatto l’intero loro margine di guadagno o anche più. Quanto si pensa si possa considerare un margine di guadagno realistico per le imprese del settore? Spesso non si arriva neanche all’11% richiesto, che quindi dovrebbe essere anticipato subito allo Stato”.
Un favore alle aziende estere non in regola
Ma c’è di più del pesante drenaggio di liquidità. Assites sottolinea con amarezza che con l’attuale meccanismo della ritenuta d’acconto si favoriscono talune aziende straniere non aventi organizzazione stabile e soggettività giuridica in Italia che fruiscono delle agevolazioni senza dover sottostare alla ritenuta in questione.
La parola al Parlamento
Come noto il disegno di legge sulla manovra di Bilancio 2024 va approvato entro fine anno. Ci sono dunque i margini per intervenire su questa ingiusta ed anche controproducente misura, annullandola o tutt’al più riportandola al 4% com’era in precedenza, se proprio occorre reperire liquidità per l’Erario, conclude Gasparini.