Gli interventi di sostituzione degli infissi esterni e interni miranti al superamento delle barriere architettoniche godono della detrazione fiscale del 75%. Sono uno dei pochissimi interventi salvati dal taglio di sconto in fattura e cessione del credito operato dal DL 11 convertito in Legge 38/2023. Attenzione crescente del settore verso questa agevolazione.
Un crescente interesse si nota nel settore dell’edilizia per il bonus 75% per gli interventi miranti al superamento delle barriere architettoniche.
Salvo da tagli
La cospicua agevolazione che vale fino al 31 dicembre 2025 è una delle pochissime che è stata salvata dal taglio di sconto in fattura e cessione del credito operato dal DL 11 convertito in Legge 38/2023, vedi news. Imprese edili, ascensoristi, impiantisti elettrici da tempo cavalcano il provvedimento la cui applicabilità prescinde dalla presenza di detentori di handicap. Come segnala la Circolare n. 28/2022 dell’Agenzia delle Entrate che afferma: “La detrazione spetta anche se l’intervento, finalizzato all’eliminazione delle barriere architettoniche, è effettuato in assenza di disabili nell’unità immobiliare o nell’edificio oggetto di lavori”.
Il bonus 75% necessita di relazione tecnica
Dalla conversione in legge del DL 11 sopra accennata anche il settore dei serramenti, pesantemente colpito dal decreto blocca cessioni, ha iniziato a manifestare un forte interesse per la detrazione. L’argomento ‘Gli infissi per il superamento delle barriere architettoniche’ è stato affrontato da Antonio Piciocchi, partner Deloitte, nella Tavola rotonda sui bonus edilizi nella parte pubblica dell’assemblea generale di Anfit. Piciocchi aveva evidenziato come per godere del bonus 75%, vi è la necessità, a titolo prudenziale, di una relazione tecnica che avvalori la necessità di lavori di superamento delle barriere architettoniche. C’è ancora poca chiarezza in merito per cui l’esponente di Deloitte ha invitato a rivolgere un interpello all’Agenzia delle Entrate. Un intervento che il presidente di Anfit, Marco Rossi, ha ammesso di aver già fatto.
Il ruolo degli infissi
Infatti, la stessa Circolare n. 28 accennata in precedenza cita gli infissi all’interno del paragrafo “Lavori, su singole unità immobiliari o su parti comuni, finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche”. Lo riprendiamo in parte qui di seguito:
Superamento delle barriere architettoniche
“Si tratta di opere che possono essere realizzate sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari e si riferiscono a diverse categorie di lavori quali, ad esempio, la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici (Circolare 24.02.1998 n. 57, paragrafo 3.4)”.
La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche. Nel caso degli infissi ciò significa automatizioni per porte, per serramenti scorrevoli, per tapparelle ecc.
Prima parte, continua
Ennio Braicovich
Immagine tratta dalla Guida dell’Agenzia delle Entrate Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità