La classifica dei primi 50 operatori del settore serramenti e infissi operanti sul mercato italiano sulla base dei Bilanci 2022. Evidente, numeri alla mano, l’impatto ciclonico del Superbonus sul settore. Prima parte
Abbiamo il piacere di pubblicare la prima classifica pubblica dei produttori di serramenti e infissi operanti sul mercato italiano sulla base dei Bilanci 2022 e precedenti. La prima parte dell’articolo propone la lista dei primi 25 operatori per fatturato 2022. Una seconda lista offrirà domani l’elenco degli operatori dalla 26.a alla 50.a posizione. I dati rielaborati nella tabella qui sotto contengono le cifre dei fatturati degli ultimi tre anni: 2022, 2021 e 2020.
Avvertenze preliminari
Benché il gruppo di lavoro, composto da esperti di settore, che ha lavorato sui Bilanci 2022 si sia avvalso di fonti certe e abbia verificato e riverificato i dati rielaborati, esso non esclude la presenza di errori o omissioni, più che comprensibili in una prima edizione. Qualora il lettore se ne dovesse accorgere, è pregato di segnalare l’anomalia riscontrata all’indirizzo mail che troverà a fondo pagina.
I Bilanci 2022
Le fonti utilizzate sono banche dati di bilanci, Camere di commercio, bilanci e note aziendali varie. In effetti, esistono da tempo analisi private di aziende o di studi di consulenza che propongono classifiche simili. Esistono anche analisi pubbliche redatte da parte di qualche quotidiano. A nostro avviso, spesso sono liste promiscue di operatori in cui confluiscono nomi di produttori di serramenti, sistemisti, accessoristi e pure rivenditori. Il che impedisce una chiara comprensione delle dinamiche del mercato. Per la prima volta, pubblicamente, Cosmoserr mette a disposizione del settore i numeri dei dati dei Bilanci 2022 sulla base del lavoro di gruppo composto da conoscitori del mercato che ringraziamo sentitamente.
Solo serramenti e infissi
La nostra classifica, anzitutto, limita la classifica dei Bilanci 2022 ai soli produttori di serramenti e infissi. Non tiene conto dei produttori di facciate continue e serramenti in metallo, in genere, che appartengono al cosiddetto mercato dell’involucro edilizio. Il che è un segmento di mercato diverso da quello dei serramenti e infissi. In secondo luogo, il nostro elenco include aziende che a rigore sono rappresentanze commerciali quali Internorm Italia e New Time. Abbiamo ritenuto importante includerle per il loro peso sul mercato ma soprattutto facendo riferimento alla definizione di fabbricante contenuta nel Regolamento Prodotti da Costruzione 305/2011 considerato “qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale prodotto e lo commercializzi con il suo nome o con il suo marchio”.
La tabella qui sopra è stata aggiornata nella terza parte del post, qui
Che cosa emerge dai Bilanci 2022
La classifica certifica con i numeri la progressiva avanzata dei produttori di serramenti e infissi in pvc fino a oltrepassare largamente la fatidica quota di mercato del 50%. Il fenomeno, già in corso da anni, è stato accelerato dall’arrivo del Superbonus. Il provvedimento è stato una specie di ciclone che si è abbattuto sulla nostra edilizia e sulla serramentistica. Basti solo rammentare che dai dati Enea di fine agosto 2023 emerge che le spese per serramenti da solo Superbonus, quindi spese incentivate e detraibili, ammontano a 17,7 miliardi di euro. Vedi la news L’impatto dei serramenti sui conti del Superbonus.
Il ciclone Superbonus
La cifra di 17,7 miliardi per serramenti Superbonus è stata spalmata tra la fine del 2021, tutto il 2022 e i primi otto mesi del 2023. In attesa dei dati di Enea per l’anno passato, un rapido calcolo ci permette di stimare una spesa di serramenti da 110% pari a circa 9 miliardi per il solo 2022. E’ fatto noto che l’80-85% dei cantieri del 110% ha visto l’installazione di serramenti in pvc che, per loro natura, coniugano prestazioni termiche ed acustiche ed economia. I dati di fatturato tratti dai Bilanci 2022 testimoniano il fenomeno unico e probabilmente irripetibile che ha vissuto il settore dei serramenti e infissi in questi due anni. Lo spegnimento del Superbonus e la cessazione dello sconto in fattura/cessione del credito fanno temere temi bui.
Legno e metallo
L’altro dato piuttosto emblematico è che tra i primi 50 operatori per fatturato si fa gran fatica a reperire i nomi degli operatori dei serramenti in legno. Lo stesso discorso vale anche per i produttori ‘puri’ di serramenti metallici. Va però detto che molti produttori di serramenti in pvc hanno cominciato da tempo a integrare nelle loro linee di produzione chiusure oscuranti ed infissi in alluminio, il che non è affatto dispiaciuto ai sistemisti dell’alluminio, soprattutto.
Note finali sui Bilanci 2022
Per un paio di aziende, anche i database più dotati non sono stati in grado di reperirne i fatturati 2022. Per questa ragione prudenzialmente abbiamo replicato i dati 2021 nel 2022. Abbiamo evidenziato l’anomalia segnando le cifre in rosso.
Una nota a parte, Nota 1 in tabella, meritano i dati di bilancio di Sciuker Frames che hanno dovuto essere normalizzati per renderli comparabili. Come si evince dalla relazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, il fatturato di Gruppo per il 2022 è pari a Euro 129.178.000. In particolare, il fatturato è stato realizzato per il 56,16% dalla Sciuker Ecospace, general contractor. Per il 16,68% da Sciuker Frames, per il 16,00% da G.C. Infissi e per il 11,16% da Teknika, aziende di settore. Il che ci porta al cosiddetto bilancio normalizzato 2022 che tiene conto solo delle attività di serramenti e infissi che è risultato pari a 69.549.000.
Operatori esteri assenti
Nota finalissima per i parecchi importanti operatori esteri che operano alla grande, in maniera non episodica sul mercato italiano. In genere, salvo uno, evitano alla grande la costituzione di srl o spa sul territorio nazionale. È un vero peccato che si sottraggano in tal modo alle regole generali della concorrenza e alle imposte dello Stato italiano, di cui pur godono alla grande le agevolazioni fiscali. (continua)
Ennio Braicovich, mail: ennio.braicovich@gmail.com
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