L’azione promozionale di vendita di serramenti basata sul bonus 75pc da parte di un produttore sta suscitando una vera e propria tempesta all’interno del settore, specie nel settore delle rivendite di porte e finestre.
E’ possibile vendere serramenti per il superamento delle barriere architettoniche godendo della detrazione fiscale del 75% e dello sconto in fattura? A questa domanda avevamo dato risposta positiva qualche giorno fa con la news Barriere architettoniche. Gli infissi hanno bonus Da qualche giorno il produttore polacco Oknoplast ha lanciato una intensa campagna promozionale su un’ampia serie di mezzi di comunicazione basata su concetti molto semplici e attraenti.
Bonus 75pc con sconto in fattura per le finestre
Dalla comunicazione del produttore citiamo: “il bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche con relativa possibilità di sconto in fattura spetta a chiunque dal cittadino privato alle imprese e non implica necessariamente che l’intervento venga effettuato in immobili o condominii dove siano presenti persone con disabilità”. Naturalmente i serramenti devono rispettare delle precise specifiche tecniche, precisate dal DM 236 del 1989.
Ance cavalca il bonus 75pc
Ricapitoliamo la vicenda. Tutto parte dal DL 11. Appena convertito in legge l’associazione degli imprenditori edili a metà aprile pubblica il Dossier della Direzione Politiche Fiscali “Legge 11 aprile 2023, n.38 di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 16 febbraio 2023, n.11“. Sottotitolo: “Le novità sulla cessione del credito da bonus fiscali in edilizia”. A pagina 5 si legge:
“BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE
ai fini degli interventi di superamento delle barriere architettoniche per i quali spetta il bonus al 75% per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2025, senza ulteriori condizioni (art.2, co.1-bis).
In sostanza, per questa agevolazione, lo sconto in fattura e la cessione del credito sono sempre consentite per le spese sostenute e per l’avvio dei lavori anche dopo il 17 febbraio 2023, nonché per i lavori già in corso prima di tale data”.
Deloitte attiva lo sconto in fattura per il 75%
Sempre a metà aprile Deloitte, gestore della piattaforma XBonus, ha provveduto a riattivare le procedure per l’inoltro delle pratiche di sconto in fattura derivanti da crediti da bonus edilizi, tra cui il bonus superamento barriere architettoniche. Quasi in contemporanea, Antonio Piciocchi, partner Deloitte partecipava alla Tavola rotonda sui bonus edilizi di Anfit confermando lo sconto in fattura per interventi di infissi miranti al superamento delle barriere architettoniche. Piciocchi ha precisato la necessità di una relazione tecnica ad hoc per attestare la conformità dei lavori ai dettami del DM n. 236/1989 che regola la materia.
L’esperto risponde
Se poi tutto ciò non bastasse potremmo citare quanto apparso sul supplemento del Sole24Ore del 15.5.2023 L’esperto risponde. Che conferma lo sconto in fattura e la cessione del credito per gli interventi di superamento delle barriere architettoniche nella risposta alla candida domanda di un lettore che chiedeva lumi in merito. Riprendiamo la risposta:
“Con il decreto “Blocca cessioni” (Dl 11/2023), è stato imposto, a partire dal 17 febbraio 2023, il divieto di optare, in luogo della detrazione, per la cessione del credito o lo sconto in fattura di cui all’articolo 121 del Dl 34/2020. Il decreto ha però esonerato dal blocco alcuni interventi già in corso, a determinate condizioni temporali”.
Sconti e cessioni riammesse
“Con la legge 38/2023 di conversione del DL 11/2023 sono state previste ulteriori esclusioni dal divieto di cessione dei crediti (che si applicano ai nuovi lavori): si tratta degli interventi effettuati nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 e in quelli danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022 nei territori della Regione Marche, di quelli realizzati dagli Iacp, dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, nonché dalle Onlus o dalle organizzazioni di volontariato e, infine, degli interventi volti al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche con detrazione del 75 per cento (articolo 119-ter del Dl 34/2020)”.
Scendendo nel dettaglio
Gli infissi sono inclusi tra i dispositivi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche fin dal 1989. Il Decreto Ministeriale n° 236 del 14/06/1989 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica e sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Le disposizioni riguardano le porte di accesso esterne e interne, l’altezza delle maniglie, la soglia ribassata delle porte finestre, l’altezza delle maniglie di finestre e porte finestre, le automazioni e le altezze dei loro comandi, come vedremo più in dettaglio prossimamente.
Bonus 75pc e finestre con sconto in fattura
Sulla generosa detrazione accompagnata dallo sconto in fattura si è soffermata con molta precisione l’arch. Ester Marino che dirige l’omonimo Studio di Consulenza di Roma. L’intervento è avvenuto nel corso di una live dell’Accademia AmbrosiPartner di qualche giorno fa. Lo potete rivedere qui. In estrema sintesi, Marino conferma lo sconto in fattura ma limitandolo a:
-Edifici costituiti da una singola unità immobiliare, come le ville unifamiliari ecc, di qualsiasi categoria catastale e quindi non solo edifici abitativi.
-Singole unità immobiliari poste all’interno di un condominio ma con accesso autonomo funzionalmente indipendenti
-Parti comuni di edifici di qualsiasi categoria catastale.
Marino ha precisato che interventi sui singoli appartamenti posti all’interno dei condomini non godono dell’agevolazione. Il bonus 75% vale per privati ma anche per le società di capitale, come spa, srl…e vale anche per gli immobili strumentali come i bar, i ristoranti, gli alberghi. E vale a prescindere dalla presenza di disabili nell’immobile o di ultrasessantacinquenni.
Ammessi gli interventi parziali
Gli esperti si dividono in due partiti: tra coloro che ammettono anche gli interventi parziali (solo infissi, solo bagno, solo ascensori, solo l’impianto elettrico ecc.) e coloro che vedono in maniera olistica gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche. Il primo partito si avvale della risposta ad interpello n. 461/2022, dell’Agenzia che riguarda sostanzialmente il rifacimento di un bagno e lavori connessi di un appartamento situato al secondo piano di un condominio composto da più di otto unità immobiliari. Non parla di lavori complessivi sull’intero appartamento per adeguarlo, opere che richiederebbero somme decisamente più importanti che non gli interventi parziali. E’ sempre importante tenere a mente che la risposta riguarda sempre il caso di specie sollevato.
(continua qui)
Ennio Braicovich