L’Agenzia delle entrate pubblica la nuova Guida al Bonus Mobili 2025 da poco prorogato anche per acquisti di mobili o grandi elettrodomestici a seguito di lavori di ristrutturazione di case o di condomini
Con ammirevole prontezza l’Agenzia delle Entrate ha già pubblicato la Guida al Bonus Mobili 2025, da poco prorogato dalla legge di Bilancio 2025, vedi qui, entrato in vigore il 1° gennaio scorso. L’aggettivo ‘ammirevole’ è ben meritato visti i soli 10 giorni trascorsi tra l’apparizione della legge in Gazzetta Ufficiale e la pubblicazione della Guida Bonus Mobili 2025. In sostanza, essa riguarda la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Ma le altre Guide fiscali?
Notiamo con una certa amarezza che altre importanti Guide fiscali, sempre editate dall’Agenzia, sono rimaste ferme alle edizioni di anni fa. E’ il caso della Guida Le Agevolazioni fiscali per il risparmio energetico rimasta bloccata all’edizione del 2019, ovvero a sei Leggi di Bilancio fa. Davvero un peccato. Va leggermente meglio per la Guida Ristrutturazioni edilizie – Le agevolazioni, ferma all’ottobre 2022! Anche qui l’aggiornamento lascia a desiderare. Non si capisce perchè non si sia proceduto all’aggiornamento dei due documenti. Forse provando vergogna per la vetustà delle due Guide, l’Agenzia pone entrambe in una sorta di limbo telematico, l’Archivio guide, che il contribuente normale farà molta fatica a ritrovare. Come se non si volesse far trovare le due Guide. Provare per credere.
Bonus Mobili 2025
Mettiamo da parte le giuste lamentele e apprezziamo la Guida fiscale sul Bonus Mobili ed elettrodomestici. Infatti, iI beneficio spetta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per il 2025. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
La Guida
In sole 13 pagine, con linguaggio piano la Guida ci aiuta a comprendere rapidamente come poter ottenere l’agevolazione o come farla ottenere ai nostri clienti. Una struttura chiara aiuta allo scopo. In sintesi, il sommario: La detrazione/Quando si può avere/Per quali acquisti/L’importo detraibile/I pagamenti/I documenti da conservare/I quesiti più frequenti/Per saperne di più.
La detrazione, quando?
Per avere l’agevolazione è indispensabile, spiega la Guida, realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Deve trattarsi di intervento di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Attenzione: i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus. Danno diritto al bonus invece lavori di manutenzione straordinaria che prevedono la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso. Nel caso di lavori condominiali dà diritto all’agevolazione anche la semplice sostituzione di infissi esterni, come pure la riparazione o la sostituzione di cancelli o portoni.
EB