Gli interventi di efficienza energetica degli immobili richiederanno enormi capitali in ogni paese dell’Unione. In Italia 5 milioni di immobili sono da portare almeno in classe energetica D. La Commissione europea ha lanciato un’indagine per ricevere idee su come mobilitare investimenti pubblici e privati nell’efficienza energetica. Eurowindoor lancia qualche suggerimento.
Qualche giorno fa Mario Draghi, intervenendo all’Ecofin, la riunione dei ministri delle finanze UE, ha detto esplicitamente che occorrono enormi capitali per affrontare le sfide poste oggi all’Unione europea. Le sfide sono almeno due: le transizioni verde e digitale. In pratica occorrerebbero almeno 500 miliardi all’anno. A questi, poi, andrebbero aggiunti i fondi per la difesa e gli investimenti produttivi. Limitandoci alla transizione verde, essa significa anche lavori di efficienza energetica in edilizia. Il che a sua volta comporta enormi capitali.
Immobili da rifare e capitali da trovare
Secondo la quarta edizione del Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2023, realizzato da ENEA e CTI (Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente) 7 edifici su 10 si collocano nelle tre peggiori classi energetiche G, F ed E. C’è, quindi, un grande lavoro da fare. E tanti capitali.
Lo scorso anno l’associazione degli imprenditori edili aveva approntato uno studio di una trentina di pagine dedicato alla transizione ecologica degli immobili in Italia. La proposta di Ance, articolata in 11 punti, voleva individuare un insieme di strumenti in grado di produrre un numero sufficiente di investimenti. Salvaguardando, al contempo, la sostenibilità della finanza pubblica. Peraltro l’imminente arrivo, vedi news, della nuova direttiva EPBD, Case Green, ci obbligherà a ristrutturare almeno 5 milioni di immobili entro il 2033.
La Commissione e i capitali
L’esecutivo di Bruxelles ha lanciato qualche settimana fa una Call for Evidence, un invito a presentare contributi di idee su come mobilitare investimenti pubblici e privati per l’efficienza energetica in edilizia. Sottotitolo: “Indicazioni per gli Stati membri e gli attori del mercato”.
Le idee di Eurowindoor
Alla Call for Evidence ha risposto Eurowindoor, la Federazione europea dei produttori di serramenti, con un documento rinvenibile qui in lingua inglese. E’ bene notare che le proposte della Federazione non rispondono in merito al quesito posto alla Call ma tracciano il quadro degli incentivi necessari per coivolgere la popolazione dei proprietari. Perché senza incentivi seri, non si parte. Come è successo in Germania.
Ecco una sintesi del documento di Eurowindoor.
Quadro affidabile e di lunga durata
L’attivazione degli investimenti privati in misure di efficienza energetica richiede un aggiustamento equilibrato degli strumenti politici rilevanti, soprattutto nel settore edile. I requisiti devono essere combinati con un quadro affidabile e a lungo termine per le sovvenzioni e i finanziamenti incentivi.
Incentivi per i serramenti
In termini di strumenti di finanziamento, è chiaro che le misure odierne sono lungi dall’essere sufficienti per mobilitare gli investimenti urgentemente necessari del settore privato. Il tasso di ristrutturazione in Europa è permanentemente a basso livello. Un sussidio ad es. del 20% per le spese di sostituzione dei serramenti o incentivo fiscale sugli stessi è ancora troppo basso, come dimostra l’esperienza sul mercato tedesco. È necessario almeno un supporto pari al 30-40% della spesa per motivare la maggior parte dei proprietari privati a realizzare più ristrutturazioni ad alta efficienza energetica.
Sei proposte
Secondo Eurowindoor le misure necessarie per far decollare gli interventi di efficienza energetica sono:
• Detrazioni fiscali speciali per ristrutturazioni ad alta efficienza energetica per tutti i gruppi di proprietari;
• Prestiti governativi a basso interesse per la ristrutturazione;
• Sussidi interessanti per ristrutturazioni efficienti dal punto di vista energetico;
• Elevati sussidi per consulenze energetiche e piani di ristrutturazione personalizzati;
• Pratiche di sovvenzionamento semplici e intuitive presso uno sportello unico;
• Campagna di comunicazione e informazione sui vantaggi degli edifici ad alta efficienza energetica in termini di energia e salute.
Ennio Braicovich