Lo attesta il V Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, realizzato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI) sulla base degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) registrati nel SIAPE. Migliorano in modo significativo le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale certificato nel 2023. Per la prima volta le classi meno efficienti F e G sotto il 50%. Tuttavia, rimane ancora tanto da fare.
ENEA, in collaborazione con il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), ha presentato la quinta edizione del Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici. Il progetto è stato avviato nel 2020 grazie al supporto delle Regioni, delle Province Autonome e degli operatori del settore.
Qui puoi scaricare il Rapporto in versione integrale
Il Rapporto Enea – CTI
Il Rapporto offre una panoramica approfondita dello stato attuale del sistema di certificazione energetica, accompagnata da un’analisi di tematiche chiave che delineano una roadmap per il miglioramento della qualità degli Attestati di Prestazione Energetica (APE). I dati dell’edizione 2024 si basano sulle informazioni raccolte dalle Regioni e Province Autonome e sugli APE emessi nel 2023, come registrati nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE).
Dai dati della certificazione energetica
Nel 2023 sono stati registrati sul SIAPE 1,1 milioni di APE, di cui la quota più consistente è stata emessa in Lombardia (21,7%), con a seguire Piemonte (9,2%), Veneto (8,7%), Emilia-Romagna (8,5%) e Lazio (8,3%). Migliorano in modo significativo le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale certificato nel 2023, con una percentuale di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F e G) che scende sotto il 50% per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni. Come mostrano i due grafici qui sotto che illustrano la distribuzione 2023 vs. 2022 degli APE per classe energetica.
Altri punti positivi
A conferma del miglioramento delle prestazioni energetiche, nel residenziale il Rapporto evidenzia un incremento di circa il 6% delle classi energetiche più efficienti (A4-B) rispetto al 2022. Un’ulteriore tendenza positiva è la crescita della percentuale di APE emessi conseguenti a riqualificazioni energetiche e ristrutturazioni importanti, che rappresentano rispettivamente il 7,9% e il 6,4% (+2,3% e +2,4% nel confronto con il 2022). Questo è confermato anche dagli attestati collegati a passaggi di proprietà e locazioni che risultano in calo rispetto al 2022 (-5,3%), pur continuando a rappresentare il 54,2% del campione analizzato.
Un quadro positivo ma…
Il miglioramento delle prestazioni delle prestazioni energetiche degli edifici attestato dagli APE non deve farci dimenticare che la fotografia offerta dal V Rapporto Enea – CTI è solo parziale in quanto riferita a poco più di un milione di unità immobiliari. Il patrimonio immobiliare nazionale è almeno 24 volte più ampio. Se la si facesse, i risultati sarebbero meno soddisfacenti di quelli presentati dal Rapporto, Bene quindi, ma c’è ancora tanto, tanto da fare. (EB)
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