La Camera dei deputati ha approvato, con modiche, il decreto Semplificazioni che elimina la barriera del 1° maggio per il disincaglio della cessione dei crediti. Ora il provvedimento passa al Senato per l’approvazione definitiva
Forse è la volta buona per fluidificare, perdonateci il termine, la cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi. Il problema non è piccolo perché vi è una massa enorme di crediti fiscali rimasti incagliati tra i commi delle leggi poco chiari e sempre mutevoli e le resistenze delle banche, timorose di ogni responsabilità. Peraltro il problema vale 5,2 miliardi di euro e coinvolge imprese edili, i fornitori come i serramentisti e molti clienti finali rimasti incagliati nelle secche del Superbonus e degli altri bonus edilizi come l’ecobonus, il bonus casa e il bonus facciate. Il rischio di una pesante crisi del sistema edilizio è fortissimo.
Il recente DL Aiuti, vedi qui, aveva cercato di mettere una pezza alla questione del blocco della cessione dei crediti. Questo era stato generato dalle stringenti iniziative antifrodi del Governo che avevano limitato fortemente il numero delle cessioni. Però aveva aperto le borse, per così dire, solo a partire dal 1° maggio di quest’anno. Ciò non è servito a molto. Infatti motissimi crediti rimasti nei cassetti fiscali di operatori dell’edilizia e dei privati risalivano a ben prima di quella data. Ora il decreto Semplificazioni elimina quella data barriera.
Il provvedimento passa subito al Senato per l’approvazione definitiva che non avverrà prima di una decina di giorni.