E’ questo il senso della modifica al DL Aiuti che sistema le pecche della quarta cessione dei crediti da bonus edilizi. Atteso un provvedimento sulla cessione frazionata dei crediti che agevolerebbe molto la liquidità di sistema
La cessione dei crediti da bonus edilizi è forse a una volta regolamentare. Dopo sei mesi, dico 6, dall’arrivo del DL Antifrodi, finalmente il Governo avrebbe trovato una quadra a un problema che dall’11 novembre scorso ha visto atterrare sulla testa di clienti, operatori dell’edilizia e banche, un decreto al mese.
“Nuovo” DL Aiuti
Infatti, ieri si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha deliberato definitivamente – così afferma il comunicato ufficiale – in merito al decreto-legge recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. E’ il cosiddetto DL Aiuti.
Come la Cessione dei crediti ora?
Sempre in attesa del testo definitivo del decreto legge Aiuti, secondo fonti bene informate, le banche potranno andare oltre il limite fissato dai provvedimenti precedenti. L’unico vincolo cui le banche sarebbero sottoposte è che la cessione dei crediti avvenga solo a favore di clienti professionali.
Chi sono i clienti professionali?
Sono clienti che naturalmente ha un conto presso l’istituto di credito (e ci mancherebbe altro…) e che sono altre banche , assicurazioni, fondi pensione, organismi di investimento collettivo e imprese con almeno un fatturato di 40 milioni.
Cancellata la quarta cessione dei crediti
In questo modo il Governo sopprime, di fatto, la quarta cessione del credito appena entrata in vigore il 1° maggio in quanto introdotta dal DL Bollette detto anche DL Energia. Adesso si attende che la versione definitiva del DL Aiuti appaia in Gazzetta Ufficiale. E naturalmente che gli uffici legali di banche e istituzioni finanziarie leggano, comprendano e quindi mettano in pratica la ‘nuova’ cessione dei crediti. Insomma, se va bene, altre due/settimane se non un mese addirittura perché abbia effetti significativi. Il tutto mentre la mancanza di liquidità in edilizia ha raggiunto livelli di crisi sistemica, come ha bene decritto ieri l’ing. Giovanni Tisi in un articolo di fondo apparso su Guidafinestra.