La Federazione delle Industrie per le Costruzioni sullo stop a cessioni e sconto in fattura da parte del Governo: Una simile misura avrà ripercussioni gravi e purtroppo durature sull’assetto di migliaia di imprese che lavorano e che già hanno i cassetti fiscali pieni ed i conti correnti vuoti.
Lo stop a cessione e sconto in fattura deciso oggi, vedi news, nel pomeriggio dal Governo in un apposito dl continua a suscitare fortissime reazioni nel mondo dell’edilizia e delle industrie a essa correlate. Tra le prime Federazioni a far sentire la propria voce è Finco, la Federazione delle Industrie per le Costruzioni.
Lo stop alle Regioni e Province
Bloccare la pur parziale soluzione di acquisto dei crediti da parte delle Regioni e degli Enti Pubblici, afferma Finco, è una misura controproducente già nel medio periodo anche per le casse dello Stato, senza contare gli aspetti di contenzioso che tale decisione indurrà. E tutto ciò in una situazione di blocco anche da parte delle Banche! Il riferimento esplicito è quanto fatto da Regione Sardegna e Provincia di Treviso che hanno deciso di acquistare i crediti fiscali da bonus,
“Confidiamo in un ripensamento o, almeno, nell’individuazione di soluzioni alternative che non possono limitarsi all’esenzione da questo vincolo per interventi per cui sia stata già presentata la Cila prima dell’entrata in vigore del decreto in questione o , nel caso di condominii , sia stata già adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori o , ancora, il fatto che i cessionari non sarebbero più responsabili in solido ove in possesso di documentazione utile a tal fine”.
Lo stop a cessioni e sconto in fattura
Resta l’assai più importante e deflagrante fatto dello stop totale a sconti in fattura e cessioni. Potranno essere previste solo detrazioni fiscali dall’entrata in vigore del decreto presentato in seno al Consiglio dei Ministri.
Finco è da sempre favorevole ad un decremento percentuale progressivo dell’agevolazione con una sua connessa stabilizzazione, ma non in queste repentine modalità.
La Federazione – con tutte le Associazioni ad essa federate , dai produttori di infissi, alle coperture , alle schermature solari e tutti i settori dell’involucro edilizio, ma anche del verde per coibentazione, del settore delle rinnovabili e molti altri comparti – si rende perfettamente conto dei vincoli di bilancio, ma un’analisi approfondita delle cifre dovrebbe indurre a ritenere che in questo caso la spesa varrebbe davvero l’impresa sia sotto forma di ritorni per l’Erario, che di innovazione tecnologica, che di emersione del nero , ma ancor prima e più urgentemente per evitare risorse che l’Erario dovrà ( dovrebbe) comunque impiegare per le casse integrazioni che saranno causate da una siffatta misura.
Ancora una volta sarebbe (e sarà) essenziale coinvolgere gli operatori, dall’inizio, come del resto prevede il procedimento AIR, Analisi di impatto della Regolamentazione.
Chiediamo, conclude la Federazione, dunque di essere sentiti con urgenza per mettere a disposizione le conoscenze della principale rappresentanza italiana di produttori ed installatori di componenti e sistemi per l’efficienza energetica.