In 192 pagine pubblicate a ridosso di Ferragosto, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha racchiuso la Circolare operativa sul piano Transizione 5.0. Il corposo documento si propone di fornire chiarimenti tecnici in relazione a specifici profili, utili ai fini della corretta applicazione della nuova disciplina agevolativa. Preannunciata una successiva Circolare di chiarimento (che speriamo sia meno corposa…)
Con la pubblicazione della Circolare operativa di agosto, il piano Transizione 5.0 può finalmente decollare. Come noto, si tratta di un potente incentivo che si pone l’obiettivo di favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese. E vuole rispondere alle sfide poste dalle transizioni gemelle, digitale ed energetica. In linea con il piano REPowerEU e con il Green Deal europeo, a suo tempo il Mimit ha presentato tra le misure della Missione 7 del PNRR, “Transizione 5.0” – Investimento 15”. La misura prevede la concessione di crediti d’imposta, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 6.300.000.000 euro.
Ad agosto il Portale
Questo agosto era partito con la Gazzetta Ufficiale, n. 183 del 6 agosto, che pubblicava il decreto del Ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit), che fissa le regole attuative del piano Transizione 5.0. Contemporaneamente un decreto direttoriale aveva disposto a partire dal 7 agosto il via alla piattaforma, accessibile tramite Spid al sito www.gse.it. Sul Portale sono disponibili i modelli per compilare le certificazioni e gli attestati richiesti.
Quindi la Circolare operativa
Poco dopo Ferragosto il Mimit rendeva disponibile la Circolare operativa, scaricala qui. Si tratta di un corposo documento di192 pagine, già accompagnato da un piccolo errata corrige. La Circolare operativa si propone di fornire chiarimenti tecnici in relazione a specifici profili, utili ai fini della corretta applicazione della nuova disciplina agevolativa.
I contenuti
Il documento si suddivide in 9 capitoli, affrontando in dettaglio le seguenti tematiche:
- determinazione dei risparmi energetici nelle fasi ex ante ed ex post, con focus particolare sui concetti di “struttura produttiva”, “processo produttivo”, “processo interessato” dall’investimento e “scenario controfattuale”;
- presentazione di esempi numerici specifici per il calcolo della riduzione dei consumi energetici conseguibile nelle possibili casistiche;
- requisiti necessari per gli impianti finalizzati all’autoproduzione destinata all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione alla metodologia di determinazione del fabbisogno energetico della struttura produttiva utile ai fini del dimensionamento delle diverse tipologie di impianti di produzione a fonte rinnovabile;
- indicazioni utili ai fini del rispetto del principio “Non arrecare un danno significativo” (DNSH) ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020;
- procedure di invio e gestione della comunicazione di prenotazione del beneficio;
- procedura per la comunicazione di avanzamento del progetto di innovazione;
- procedure per la comunicazione del completamento del progetto di innovazione;
- modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e dei controlli;
- esempi di calcolo del credito d’imposta spettante relativo a un progetto di innovazione in relazione al processo interessato dall’investimento o alla struttura produttiva.
Nuova Circolare in arrivo
Il Mimit mette già le mani avanti preannunciando una successiva circolare. Essa fornirà chiarimenti in relazione a taluni profili applicativi concernenti gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa. Sempre funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il paradigma “4.0”.
EB
Post correlati