Operazione di finanza innovativa per la Provincia di Treviso che acquista i crediti da bonus edilizi per 14,5 milioni di euro. Una goccia nel mare dei crediti fiscali incagliati ma è una première importante che, ci si augura, sia seguita da altre istituzioni locali.
La Provincia di Treviso rileva crediti da bonus edilizi per 14,5 milioni di euro. La notizia è davvero di rilievo perché i crediti da bonus edilizi bloccati da banche e istituzioni finanziarie sono 5-6 miliardi. Miliardi che restano nei cassetti fiscali di impresari edili, impiantisti, serramentisti, progettisti e clienti finali e che rischiano di far crollare il sistema edilizio.
Nello specifico l’ente ha rilevato crediti per complessivi 14,5 milioni di euro da due banche locali: la Banca Popolare Sant’Angelo e la Banca di Credito Cooperativo di Cherasco. Le banche si sono avvalse, per la strutturazione dell’operazione, della consulenza di Phinance Partners S.p.A., boutique finanziaria indipendente specializzata in operazioni di finanza strutturata.
Perché Treviso rileva i crediti da bonus edilizi?
L’operazione messa in atto dalla Provincia di Treviso ha diversi obiettivi. Il primo è sollevare le banche dal peso dei crediti acquisiti avendo già raggiunto la propria capacità fiscale massima di assorbimento. Il secondo obiettivo è ottenere dei risparmi per coprire parte delle spese che ogni anno la Provincia deve affrontare. Infatti la Provincia acquista i crediti con uno sconto in modo da compensare a suo favore i debiti fiscali. Il terzo obiettivo, indiretto, è quello di permettere alle banche di tornare, se lo vogliono, sul mercato dei crediti da bonus edilizi per ricomprarne altri.
Operazione innovativa
Per il presidente della Provincia Stefano Marcon, qui nella foto in alto, “si tratta di un’operazione innovativa, unica nel suo genere in Italia, che garantirà dunque liquidità per le casse provinciali”. E aggiunge: ““Siamo orgogliosi di essere la Provincia pioniera in Italia nell’adozione di questa strategia finanziaria in un periodo complesso, come quello attuale, in cui la “doppia crisi” socio-economica ed energetica dovuta alla pandemia e alla guerra grava pesantemente sui bilanci degli Enti locali. Si tratta di un’operazione totalmente trasparente e sicura, poiché riguarda crediti già verificati e certificati dalle banche stesse. Essa ci consente di dare un’importante boccata d’ossigeno agli equilibri finanziari dell’amministrazione. Questo significa più liquidità a disposizione per affrontare le spese correnti, su molti fronti, penso ai costi dell’energia, ai contributi previdenziali dei dipendenti, all’Iva”.
Il nostro augurio
Se l’esempio della Provincia di Treviso fosse seguito da altre amministrazioni locali saremmo di fronte a un cambiamento di rilievo nello scenario dei crediti da bonus edilizi incagliati nei cassetti fiscali degli operatori dell’edilizia. Di certo non è la soluzione che ci si attende dall’alto delle istituzioni dove da mesi e mesi si tentenna nel trovare una giusta soluzione al problema. L’ultimo tentativo, vedi qui, è quello del Decreto Aiuti-quater che estende da 4 a 5 le cessioni dei crediti.
Ennio Braicovich