L’intesa, approvata dal Governo, prevede che solo nel caso di dolo o colpa grave scatta la responsabilità in solido nella cessione dei bonus edilizi. E’ stata inserita nel decreto Aiuti bis approvato ieri, con modifiche, dal Senato. Il provvedimento ora passa alla Camera.
Finalmente verso lo sblocco dei crediti dei bonus edilizi rimasti incagliati dalle clausole del decreto antifrode dello scorso novembre. Lo permetterebbe – usiamo per prudenza il condizionale in attesa della legge – un’intesa tra i partiti, dapprima, che ha avuto successivamente il beneplacito del Ministero dell’Economia e Finanze, e il tacito assenso del Governo. Il tutto si è riversato in un emendamento del decreto Aiuti bis che è stato approvato dal Senato.
Come si sbloccano i crediti dei bonus edilizi
L’accordo prevede che la responsabilità in solido nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus scatti solo nel caso in cui il concorso nella violazione avvenga per dolo o colpa grave. Si tratta di una formulazione che dovrebbe rassicurare banche e istituzioni finanziari responsabili del blocco di 5,2 miliardi di crediti dei bonus edilizi. Un blocco che coinvolge 40 mila imprese edili, impiantisti e serramenti, nonché soggetti privati, come denunciato più volte.
Crediti dei bonus prima di novembre 2021
A novembre dello scorso anno era stato introdotto il decreto antifrodi che aveva introdotto una serie di molto stringenti verifiche sui crediti dei bonus edilizi per evitare il fenomeno delle truffe. Che fare per disincagliare queste situazioni? La soluzione prevede pure che i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni debbano presentare una asseverazione ex-post. Ovvero un documento firmato da un tecnico abilitato che assicuri la correttezza tecnica, economica e legale dell’intervento che ha generato i crediti dei bonus. Questo per gli interventi prima del 12 novembre 2021.
Il decreto Aiuti bis
Ieri il Senato approvato il provvedimento con 182 voti favorevoli, nessun voto contrario e 21 astensioni. Il testo passa ora all’esame della Camera. Riuscirà la nuova formulazione a fluidificare il flusso della cessione dei bonus edilizi? Lo si spera vivamente. Ci si consenta una leggera disillusione perché contiamo nel recente passato altri tentativi di disincaglio, vedi il decreto Semplificazioni di luglio e prima ancora il decreto Aiuti di maggio che non hanno affatto sbloccato l’ostruzionismo delle banche.