Il settore delle costruzioni è consapevole della gravità del momento. Tuttavia, non lesina critiche alla legge di Bilancio e al Dl Aiuti quater, che taglia drasticamente il Superbonus e non prevede alcun provvedimento per sbloccare i crediti fiscali incagliati.
Le critiche di Ance
C’è un forte rischio di rallentamento del settore delle costruzioni che può provocare una caduta del PIL superiore alle stime degli economisti. Lo dichiara la presidente di Ance, Federica Brancaccio, secondo cui la Legge di bilancio avrebbe dovuto contare su più risorse per gli investimenti anche se ci sono emergenze sociali da affrontare. Sul Dl Aiuti quater invece la Presidente dei costruttori chiede di pensare prima ai crediti bloccati sui lavori in corso e dopo alla percentuale del Superbonus. Altrimenti a fine anno si rischia di vedere fallire numerose imprese.
CNA: 29 modifiche alle leggi!
Sul Superbonus, CNA mette in evidenza che si tratta della sedicesima modifica normativa in due anni e mezzo oltre alle 11 modifiche sulle regole per lo sconto in fattura e cessione del credito. Nel merito il termine per la presentazione della CILAS per i condomini deve essere allungato al 31 gennaio rispetto al 25 novembre previsto dal decreto. Sugli immobili unifamiliari è condivisibile la scelta di circoscrivere il beneficio soltanto alle abitazioni principali ma va cancellato il riferimento al reddito non superiore a 15mila euro. Inoltre, nel decreto manca un intervento per sbloccare la cessione dei crediti nei cassetti fiscali delle imprese.
Confartigianato: tre idee per i crediti incagliati
I rappresentanti della Confederazione sollecitano un intervento urgente dell’esecutivo per sbloccare i crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che hanno concesso sconti in fattura per lavori eseguiti con il Superbonus. Per sbloccare i crediti fiscali, Confartigianato indica tre strade: rendere più flessibile l’utilizzo dei crediti; aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendo la possibilità di utilizzare compensazioni; prevedere la possibilità di un ‘compratore di ultima istanza’, a controllo pubblico.
Infine, sul futuro dei bonus edilizia, Confartigianato ritiene necessario un confronto con il Governo per individuare soluzioni equilibrate e definire provvedimenti certi, strutturali e sostenibili.